don sergio carettoniblog curato personalmente dall'autore
Ascoltare la comunità è vita per ogni cristiano

Ascoltare la comunità è vita per ogni cristiano

Non tutte le Comunità cristiane sono uguali tra loro sia per forma sia per stili di vita. Il contenuto, però, quello resta invariato nonostante il passare del tempo e dell’umanità dentro esso, poiché l’elemento costitutivo della Chiesa di tutti i secoli è Gesù, il Risorto.

Non cambia la sua identità la Chiesa, anche se alcune esperienze di essa e dentro essa spiccano maggiormente rispetto ad altre, ed altre risplendono via via di meno rispetto ad altre ancora. Tuttavia, ogni singola comunità cristiana si presenta con le sue caratteristiche di fede, con la preziosità della sua storia. C’è di più: l’originalità e la preziosità della Chiesa del Risorto sta tutta nella sua capacità di vivere momenti interni di ascolto e di comprensione reciproca sia a livello interpersonale, sia a livello intercomunitario.

Partendo dal fatto che sono davvero tanti e diversi i modi di sognare, di pensare e di parlare del valore della comunione nella Chiesa, necessario e fondamentale, diventa molto importante restare comunque fedeli allo splendore inossidabile dell’icona della Primitiva comunità cristiana, la quale non ha mai perso di vista la sua missione di testimoniare al mondo l’amore salvifico dell’unico Signore del tempo e della storia, Gesù di Nazareth, il Risorto.

Avvalendosi di specifici gremii pastorali, dentro occasioni di confronto e di consiglio reciproco, ogni Comunità parrocchiale ha modo di consultarsi al suo interno, per capire se stessa, per studiare come essere ancora un segno luminoso del Vangelo dentro lo spaccato del proprio mondo. Illuminato così l’ascolto, accompagnato il ragionamento, pregato il dono, ecco perché il consigliare nella Chiesa equivale a un rispondere positivamente ai progetti e ai disegni di Dio, facendo comunitariamente riferimento alla luce particolare di ogni singola persona, alla sua visione creativa dell’amore di Dio.

Già molto tempo prima della nascita delle primitive comunità cristiane, l’autore sacro del libro del Siracide così si esprimeva per sottolineare quanto fosse importante un giusto e delicato rapporto tra la persona del singolo credente e la sua comunità di fede: «Frequenta sempre qualcuno se sai che è un vero credente, che osserva i comandamenti e condivide il tuo modo di vedere: una persona simile, anche se tu cadi, partecipa alla tua sofferenza. Segui quel che la tua coscienza ti dice, perché non ti tradisce mai; in certi casi ti avverte meglio di tante sentinelle che stanno in cima ai monti a controllare la situazione. Ma soprattutto invoca Dio, l’Altissimo, perché guidi la tua vita sulla strada giusta» (Sir 37,12-15).

Il legame di cuore con la propria Comunità parrocchiale si concretizza ogni giorno in un tessuto di relazioni interpersonali, autentiche ed arricchenti tra loro, senza che venga mai dato per scontato o per superfluo l’apporto del proprio impegno di ascolto delle singole storie di vita e di fede, di relazione e di cuore delle persone che nella Chiesa si sentono a casa. Se questo è vero dal punto di vista umano, sotto la guida dello Spirito santo, diventa ancora più vero che nella Chiesa non ha alcun senso che si possa continuare a prendere precise decisioni e a compiere determinate scelte senza prima superare la voglia di autodeterminazione, senza ricorrere ad una buona dose di evangelica saggezza, senza la necessaria ed avveduta prudenza, sempre dentro un indispensabile processo qual è da ritenersi ogni volta quello dell’ascolto libero, non condizionato dalle logiche mondane, dell’umano presente nella Chiesa e quello del valore irrinunciabile del consiglio.

Non smettere di ascoltare Dio e l’umano nella vita della propria Comunità a lungo andare corrobora la nostra capacità di consigliare i fratelli e le sorelle della medesima fede, affinché sappiano essi prendere saggiamente le loro decisioni, a proseguire in avanti il viaggio del Vangelo, per il bene proprio e dell’intera comunità ecclesiale.

don sergio carettoni