don sergio carettoniblog curato personalmente dall'autore
All’altitudine dei Tuoi occhi

All’altitudine dei Tuoi occhi

Anno A – 31a domenica del Tempo Ordinario

ALLA SCUOLA DEL VANGELO
ascoltare | conoscere | seguire | celebrare | servire

 

SEGNO DI CROCE E SILENZIO
Dopo il segno di croce, inizia questo momento di ascolto della voce del Signore, raccogliendoti in un istante in silenzio.

INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO
Invoca su di te e sulla tua vita la luce e la forza dello Spirito santo.

INVITATORIO
Apriti all’ascolto del Vangelo con le parole di invocazione del seguente Salmo Responsoriale, proposto dalla Liturgia: Salmo 17

Custodiscimi, Signore, nella pace.

Signore, non si esalta il mio cuore
né i miei occhi guardano in alto;
non vado cercando cose grandi
né meraviglie più alte di me.

Io invece resto quieto e sereno:
come un bimbo svezzato in braccio a sua madre,
come un bimbo svezzato è in me l’anima mia.

Israele attenda il Signore,
da ora e per sempre.

ASCOLTARE
Come all’inizio della creazione Dio ruppe il velo del silenzio del mondo per fare scendere sulla terra come pioggia la sua voce, così nel silenzio del tuo cuore e della tua mente il Signore stesso semini in te la sua parola, perché la tua vita diventi feconda di ogni bene.

Mt 23,1-12
versione TILC

Dal racconto evangelico di Matteo.
In quel tempo, 1 Gesù cominciò a parlare alla folla e ai suoi discepoli. Diceva: «2 I maestri della Legge e i farisei hanno l’incarico di spiegare la legge di Mosè. 3 Fate quel che vi dicono, ubbidite ai loro insegnamenti, ma non imitate il loro modo di agire: perché essi insegnano, ma poi non mettono in pratica quel che insegnano. 4 Preparano pesi impossibili da portare e li mettono sulle spalle degli altri: ma da parte loro non vogliono muoverli neppure con un dito.
5 Tutto quel che fanno è per farsi vedere dalla gente. Sulla fronte portano le parole della Legge in astucci più grandi del solito; le frange dei loro mantelli sono più lunghe di quelle degli altri. 6 Desiderano avere i posti d’onore nelle sinagoghe, i primi posti nei banchetti, 7 essere salutati in piazza e essere chiamati “maestro”. 8 Voi però non dovete fare così. Non fatevi chiamare “maestro”, perché voi siete tutti fratelli e uno solo è il vostro Maestro.
9 E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è in cielo. 10 E non fatevi chiamare “capo”, perché uno solo è il vostro Capo, il Messia.
11 In mezzo a voi, il più grande deve essere il servitore degli altri. 12 Chi vorrà farsi grande, Dio lo abbasserà; chi resterà umile, Dio lo innalzerà».

CONOSCERE
Leggi più volte il testo sacro, adagio, per cogliere in esso il messaggio di Dio. Il commento ti potrà aiutare a capire la situazione e l’ambiente in cui si svolge il fatto narrato o il perché delle parole in esso riportate.

Con parole sferzanti Gesù rimprovera la falsità di scribi e farisei, così come dei maestri e dei capi del popolo, a causa del loro comportamento corrotto, distante dalle parole dei loro insegnamenti su Dio. Al tempo stesso Gesù invita i suoi ascoltatori a vivere il valore della coerenza.
Che cosa significa allora essere cristiani? Andare a Messa? Battezzare i propri figli? Fare la Comunione a Pasqua e rispettare ogni giorno i 10 comandamenti? Tutto qui? Il Cristianesimo si riduce a un pacchetto di norme da osservare?
Nel Vangelo di oggi Cristo svela la falsità della religiosità dei farisei servendosi dell’esempio dei sacerdoti dell’Antico Testamento: “Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo; ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno”.
Quello che dovrebbe essere il comportamento del vero cristiano appare invece nell’insegnamento di san Paolo ai Tessalonicesi. Essere cristiani vuol dire questo: non tanto rispettare ciecamente delle formule o dei precetti, ma donare Cristo agli altri, mediante una vita cristiana onesta, perché, grazie all’impegno della preghiera, della sofferenza e delle opere, il cristiano possa divenire una forza vivente del Vangelo di Cristo.
Questo è l’insegnamento di Gesù; è così che deve vivere chi vuole essere cristiano. Chiediamo sempre la forza per questo impegno di vita attraverso la preghiera.

SEGUIRE

Durante la settimana metti la tua vita in relazione con il testo che hai letto. È la tua rilettura allo scopo di ascoltare cosa il Signore dice a te in questo periodo o situazione della vita, cosa dice allo sviluppo della tua persona, cosa suggerisce per le tue relazioni. Lui ti consola, ti esorta, ti orienta e ti rallegra.

Domenica
Leggi il brano del Vangelo e chiediti: nella mia ricerca di Dio mi sento aiutato dalla mia comunità? Chi oggi continua a parlarmi di Gesù e del suo amore? Chi mi accompagna lungo il cammino della mia crescita spirituale? Che cosa ancora mi affascia di Gesù e dell’avventura del Vangelo?

Lunedì
Leggi il brano del Vangelo e chiediti: come reagisco di fronte a chi mi presenta – e talvolta mi impone – una fede fatta solo di regole, di norme e di precetti da seguire ad occhi chiusi? Che cosa penso? Che cosa provo dentro di me? Quali sono i miei dubbi e le mie difficoltà di fronte a questo tipo di imposizioni religiose? Come cerco di mantenere liberi cuore mente?

Martedì
Leggi il brano del Vangelo e chiediti: come vivo il valore e la responsabilità del mio spirito di discernimento? Qual è il mio senso critico, di fronte agli insegnamenti che ricevo ogni giorno? Mi sforzo di pensare e di decidere in coscienza, o vivo una fede a rimorchio, senza il coraggio dell’incontro personale con Gesù e delle scelte da compiere poi nella mia vita concreta?

Mercoledì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti: i difetti che hanno i miei amici e i miei compagni di fede diventano una scusa per smettere di vivere la mia relazione con Dio? Mi lascio trascinare da chi usa Dio come un mezzo per esercitare potere e forza sulle altre persone? La non coerenza degli altri è per me motivo di giustificazione della mia personale incoerenza, del mio abbandonare gradualmente la via della fede?

Giovedì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti: anch’io cerco i primi posti, i posti d’onore nella vita della mia comunità? Mi lascio vincere dalla tentazione di esigere dagli altri rispetto e considerazione ben al di sopra dei miei meriti?

Venerdì
Leggi il brano del Vangelo e chiediti: ho fatto del servizio degli altri la scelta del mio modo di stare dentro la Chiesa? Mi rimbocco le maniche per onorare l’amore di Dio amando gli altri? Lascio che sia Dio a pormi all’altitudine dei suoi occhi e del suo amore?

Sabato
Disponiti in questo giorno all’ascolto del nuovo brano di Vangelo nella prossima Eucaristia e chiedi già al Signore Gesù di illuminare la tua vita e di sostenerti in ogni passo del tuo cammino.

CELEBRARE
È il momento di ringraziare Dio per ogni cosa, facendo una preghiera che sgorghi dalla Parola che hai letto e ti disponga all’ubbidienza ad essa, secondo quanto il testo ha suggerito.

Signore Gesù,
quelle che rivolgi agli scribi e ai farisei,
sono davvero parole dure,
parole che lasciano il segno,
perché portano alla luce
comportamenti in contrasto
con un rapporto autentico verso Dio.

Il campionario da te descritto
va dalla voglia di esibirsi,
per ricevere il plauso
e la stima degli uomini,
all’illusione di potersi sottrarre
agli obblighi dell’alleanza;
dalle piccole manie rituali,
indizi evidenti di nevrosi,
al rigorismo di certi giudizi
che non combaciano poi
con l’impegno e le scelte personali.

C’è un po’ di tutto, Gesù:
un insieme di debolezze,
di piccinerie, di ingenuità,
che rivelano però un rischio notevole.

Sì, perché dietro la voglia di apparire
si cela la pretesa di sottrarsi alla legge di Dio,
dietro la smania di titoli altisonanti
il bisogno segreto di prendere il posto
dell’unico Padre e dell’unico Maestro.

A questo punto il gioco
si fa veramente pericoloso,
tanto da pregiudicare
ogni relazione con Dio.

Liberaci, o Signore, da ogni forma
di ipocrisia e facci essere
dinanzi a te e a tutti
trasparenti e coerenti
nella mente, nel cuore, nella vita. Amen.

SERVIRE

È il momento di metterti in moto, di agire in conseguenza di quanto hai ascoltato, per dare nella tua vita frutti di Vangelo.

Nei prossimi giorni prenditi del tempo per riflettere in che modo stai vivendo il “tuo” legame con Dio e con le persone che fanno parte della tua vita.
Rifletti, prega e ringrazia!

 

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don sergio carettoni