don sergio carettoniblog curato personalmente dall'autore
Basta un dito per credere!

Basta un dito per credere!

Anno B – 2a domenica del Tempo di Pasqua

ALLA SCUOLA DEL VANGELO
ascoltare | conoscere | seguire | celebrare | servire

 

SEGNO DI CROCE E SILENZIO
Dopo il segno di croce inizia questo momento di ascolto della voce del Signore, raccogliendoti in un istante in silenzio.

INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO
Invoca su di te e sulla tua vita la luce e la forza dello Spirito santo.

INVITATORIO
Apriti all’ascolto del Vangelo con le parole di invocazione del seguente Salmo Responsoriale, proposto dalla Liturgia: Salmo 117

Rendete grazie al Signore che è buono:
il suo amore è per sempre.

Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».
Dica la casa di Aronne:
«Il suo amore è per sempre».
Dicano quelli che temono il Signore:
«Il suo amore è per sempre».

La destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto prodezze.
Non morirò, ma resterò in vita
e annuncerò le opere del Signore.
Il Signore mi ha castigato duramente,
ma non mi ha consegnato alla morte.

La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
rallegriamoci in esso ed esultiamo!

ASCOLTARE
Come all’inizio della creazione Dio ruppe il velo del silenzio del mondo per fare scendere sulla terra come pioggia la sua voce, così nel silenzio del tuo cuore e della tua mente il Signore stesso semini in te la sua parola, perché la tua vita diventi feconda di ogni bene.

Gv 20,19-31
versione TILC

Dal racconto evangelico di Giovanni.
19 La sera di quello stesso giorno, il primo della settimana, i discepoli se ne stavano con le porte chiuse per paura dei capi ebrei. Gesù venne, si fermò in piedi in mezzo a loro e li salutò dicendo: «La pace sia con voi». 20 Poi mostrò ai discepoli le mani e il fianco, ed essi si rallegrarono di vedere il Signore.
21 Gesù disse di nuovo: «La pace sia con voi. Come il Padre ha mandato me, così io mando voi». 22 Poi soffiò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo. 23 A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi non li perdonerete, non saranno perdonati».
24 Uno dei dodici discepoli, Tommaso, detto Gemello, non era con loro quando Gesù era venuto. 25 Gli altri discepoli gli dissero: «Abbiamo veduto il Signore». Tommaso replicò: «Se non vedo il segno dei chiodi nelle sue mani, se non tocco col dito il segno dei chiodi e se non tocco con la mia mano il suo fianco, io non crederò».
26 Otto giorni dopo, i discepoli erano di nuovo lì, e c’era anche Tommaso con loro. Le porte erano chiuse. Gesù venne, si fermò in piedi in mezzo a loro e li salutò: «La pace sia con voi». 27 Poi disse a Tommaso: «Metti qui il dito e guarda le mani; accosta la mano e tocca il mio fianco. Non essere incredulo, ma credente!». 28 Tommaso gli rispose: «Mio Signore e mio Dio!». 29 Gesù gli disse: «Tu hai creduto perché hai visto; beati quelli che hanno creduto senza aver visto!».
30 Ci sono ancora molti altri segni miracolosi che Gesù fece davanti ai suoi discepoli e che non sono scritti in questo libro; 31 ma questi fatti sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Messia e il Figlio di Dio, e perché egli vi dia la vita, se credete in lui.

CONOSCERE
Leggi più volte il testo sacro, adagio, per cogliere in esso il messaggio di Dio. Il commento ti potrà aiutare a capire la situazione e l’ambiente in cui si svolge il fatto narrato o il perché delle parole in esso riportate.

Attraverso il racconto dell’episodio dell’incredulità dell’apostolo Tommaso, l’evangelista Giovanni pone l’accento come anche nella vita di un vero discepolo compaia la fase del dubbio, dell’incertezza; e l’apostolo Tommaso diventa il modello del cammino che tutti i discepoli compiono dal dubbio alla fede piena. Per Giovanni l’apparizione di Gesù a Tommaso è la sintesi del “tempo pedagogico”, educativo, con il quale Gesù risorto si fa riconoscere progressivamente ai suoi discepoli.
Ognuno di noi è un po’ come Tommaso, vuol essere testimone del Signore e non dà peso alla testimonianza che può ricevere dagli altri. E Cristo, che solitamente rifugge dai moralismi, per lui fa l’eccezione, e supplica Tommaso, dicendo: «Non essere più incredulo!». All’invito del Maestro il discepolo risponde: «Mio Signore e mio Dio!».
Questa di Tommaso è una stupenda formula di fede, che descrive Gesù come l’uomo in cui dimora la gloria del Padre; e nello stesso tempo la fede attende i tempi dell’uomo, che sono quelli della pazienza e dell’umiltà, quando il mistero della libertà umana giunge a dichiarare il suo atto di fede nel Risorto.

SEGUIRE
Durante la settimana metti la tua vita in relazione con il testo che hai letto. È la tua rilettura allo scopo di ascoltare cosa il Signore dice a te in questo periodo o situazione della vita, cosa dice allo sviluppo della tua persona, cosa suggerisce per le tue relazioni. Lui ti consola, ti esorta, ti orienta e ti rallegra.

Domenica
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
che nome do a quel luogo, a quell’esperienza di vita, dove spesso mi rinchiudo per paura? Che cosa condivido della mia vita spirituale con le altre persone? L’apparizione del Risorto è per me un’esperienza di rinascita, di ritrovamento del valore della fiducia e della fede in lui?

Lunedì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
come mi pongo di fronte al dono della “pace del Risorto”? Il suo dono mi aiuta a ritrovare serenità e armonia nella mia vita quotidiana? Come mi prendo cura del dono della pace in me e nella vita della mia comunità? In mezzo agli altri sono un testimone della “pace del Risorto”?

Martedì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
mi sento inviato dal Signore a recare ai fratelli e alle sorelle, alle persone lontane il dono della sua risurrezione? Vivo il mio battesimo come il modo più giusto per collaborare alla salvezza degli altri? Accolgo nella mia storia personale il “dono dello Spirito santo” come quella forza necessaria per essere ovunque un annunciatore dell’amore di Dio?

Mercoledì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
faccio attenzione al cammino e alle esperienze di fede delle altre persone? Nella mia preghiera mi prendo a cuore la storia di tutti, affinché ciascuno abbia la possibilità di incontrare nella sua vita il Signore Risorto? Chiedo allo Spirito santo il coraggio di parlare del Signore alle persone che mi vivono accanto e a chi penso viva lontano dalla fede?

Giovedì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
quanto nelle cose di fede ho ancora bisogno di “toccare con mano”? Quanto mi impegno a vivere la purezza della fede, fidandomi con il cuore e con la mente dell’amore di Dio? Riconosco che la preghiera è uno strumento importante e indispensabile per vivere nella luce del Signore risorto?

Venerdì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
ho la tentazione di porre dei limiti alla potenza della risurrezione del Signore? Cerco di custodire il numero infinito di segni e di parole che la vita nuova nello Spirito mi porta realmente in dono? Di fronte ai “miracoli del Signore” sto attento a come reagisco e vivo tutto come un’occasione importante per aumentare la mia fede e la mia relazione intima con il Risorto?

Sabato
Disponiti in questo giorno all’ascolto del nuovo brano di Vangelo nella prossima Eucaristia e chiedi già al Signore Gesù di illuminare la tua vita e di sostenerti in ogni passo del tuo cammino.

CELEBRARE
È il momento di ringraziare Dio per ogni cosa, facendo una preghiera che sgorghi dalla Parola che hai letto, per disporti all’ubbidienza a essa, secondo quanto il testo ha suggerito.

Signore Gesù, talvolta anche noi
siamo increduli come Tommaso;
ma non ti chiediamo di toccare con le nostre dita
le tue mani e il tuo costato.

Quello che vogliamo offrirti
è il grido della nostra fede.
Ti chiamiamo “mio Signore”, perché,
avendo vinto la morte, sei il sovrano,
il padrone di ogni vita e del nostro destino:
tutto in noi ti appartiene.

Ti chiamiamo “mio Dio”,
il Dio che si rivela nella tua risurrezione,
il Dio che viene a noi per farsi adorare, per farsi amare.

“Mio Signore e mio Dio!”, disse un giorno Tommaso.
Con lui lo diciamo anche noi.

Tu sei nostro, ora;
sei venuto a noi per non lasciarci più,
per rimanere in noi con la tua vita divina.

Tu, che sei tutto per noi, fa’ che il nostro sguardo
non possa mai dimenticarti,
e che sempre il nostro cuore
sia attirato a te con un amore più forte!  Amen.

SERVIRE
È il momento di metterti in moto, di agire in conseguenza di quanto hai ascoltato, per dare nella tua vita frutti di Vangelo.

Trova del tempo per riflettere come nella tua vita quotidiana il mistero della risurrezione di Gesù illumina tante situazioni tenebrose della tua storia personale. Impegnati a essere un segno di risurrezione nella vita di chi ti cammina accanto.
Rifletti, prega e ringrazia!

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don sergio carettoni