Al contrario, è qualcosa di totalmente diverso, originale e unico sognare di giorno. Anzitutto, non è cosa per tutti o capacità congenita a molti. Occorre imparare a sognare di giorno, frutto di una postura esistenziale ben precisa: spalle al passato, piedi nel presente e occhi volti al futuro. La miscela di queste tre dimensioni di tempo e di vita educa la mente a guardare fuori dal letto delle tante notti trascorse; educa il cuore a illuminare di futuro le ore del giorno presente. Purtroppo non tutti ci riescono, di certo non tutti ce la faranno mai.
Sognare di giorno è la capacità, la dote particolare, di chi sa guardare in modo diverso l’orizzonte della propria quotidianità. Ma a onore del vero, una cosa è sognare ad occhi aperti – quasi si trattasse di una mera evasione dalla concretezza della vita; altra esperienza è quella di chi si perde nei propri sogni, destino crudele riservato a quanti hanno scelto di auto rinchiusi in un mondo fantastico, in un mondo tutto proprio, in cui non c’è spazio per gli altri, per l’incontro e lo scambio con i colori della vita altrui. Eppure, sognare il futuro è indispensabile per vivere bene il presente, nell’attesa del raggiungimento di una felicità del tutto appagante.