don sergio carettoniblog curato personalmente dall'autore

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Anno B – Domenica di Pasqua

ALLA SCUOLA DEL VANGELO
ascoltare | conoscere | seguire | celebrare | servire

 

SEGNO DI CROCE E SILENZIO
Dopo il segno di croce inizia questo momento di ascolto della voce del Signore, raccogliendoti in un istante in silenzio.

INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO
Invoca su di te e sulla tua vita la luce e la forza dello Spirito santo.

INVITATORIO
Apriti all’ascolto del Vangelo con le parole di invocazione del seguente Salmo Responsoriale, proposto dalla Liturgia: Salmo 117

Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
rallegriamoci ed esultiamo.

Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».

La destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto prodezze.
Non morirò, ma resterò in vita
e annuncerò le opere del Signore.

La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.

ASCOLTARE
Come all’inizio della creazione Dio ruppe il velo del silenzio del mondo per fare scendere sulla terra come pioggia la sua voce, così nel silenzio del tuo cuore e della tua mente il Signore stesso semini in te la sua parola, perché la tua vita diventi feconda di ogni bene.

Gv 20,1-9
versione TILC

Dal racconto evangelico di Giovanni.
1 Il primo giorno della settimana, la mattina presto, Maria di Màgdala va verso la tomba, mentre è ancora buio, e vede che la pietra è stata tolta dall’ingresso.
2 Allora corre da Simon Pietro e dall’altro discepolo, il prediletto di Gesù, e dice: «Hanno portato via il Signore dalla tomba e non sappiamo dove l’hanno messo!».
3 Allora Pietro e l’altro discepolo uscirono e andarono verso la tomba. 4 Andavano tutti e due di corsa, ma l’altro discepolo corse più in fretta di Pietro e arrivò alla tomba per primo. 5 Si chinò a guardare le bende che erano in terra, ma non entrò. 6 Pietro lo seguiva. Arrivò anche lui e entrò nella tomba: guardò le bende in terra 7 e il lenzuolo che prima copriva la testa. Questo non era in terra con le bende, ma stava da una parte, piegato.
8 Poi entrò anche l’altro discepolo che era arrivato per primo alla tomba, vide e credette. 9 Non avevano ancora capito quello che dice la Bibbia, cioè che Gesù doveva risorgere dai morti.

CONOSCERE
Leggi più volte il testo sacro, adagio, per cogliere in esso il messaggio di Dio. Il commento ti potrà aiutare a capire la situazione e l’ambiente in cui si svolge il fatto narrato o il perché delle parole in esso riportate.

L’evangelista Giovanni ricorda e racconta in prima persona la scoperta della tomba vuota, dove il corpo di Gesù non c’è più. Lo aveva già detto Maria Maddalena, la prima a vedere il sepolcro vuoto e a recare in fretta l’annuncio a Pietro e a Giovanni che, a loro volta, corrono subito alla tomba del crocifisso.
Ma che cosa fa correre più veloce l’apostolo Giovanni al sepolcro? Forse la giovane età, la sua curiosità, oppure una passione per Gesù più grande di chiunque altro? Giovanni è l’unico dei dodici apostoli che ha vissuto per intero il dramma della Pasqua del suo Maestro, essendo stato a lui molto vicino. Sicuramente è per questo che, giunto alla tomba vuota, Giovanni “vide e credette”. La ragione non comprende, ma l’amore aiuta il cuore ad aprirsi e a vedere l’incredibile: Gesù è risorto dai morti!
Anche per noi la gioia di Pasqua matura solo sul terreno di un amore fedele! Se non amiamo il Signore, non riusciremo mai a gioire per la sua risurrezione; non riusciremo mai a cambiare vita e a donarci interamente a lui e ai fratelli.
Anche nel mistero della sua risurrezione non dovremmo mai avere paura del morto risorto, nessun timore di accogliere nelle pieghe della nostra storia personale lui, il Vivente. E ogni Eucaristia che celebriamo con fede diventa nella nostra vita un’apertura alla gioia della risurrezione di Gesù, in attesa di celebrarlo un giorno nell’eternità del suo amore.

SEGUIRE
Durante la settimana metti la tua vita in relazione con il testo che hai letto. È la tua rilettura allo scopo di ascoltare cosa il Signore dice a te in questo periodo o situazione della vita, cosa dice allo sviluppo della tua persona, cosa suggerisce per le tue relazioni. Lui ti consola, ti esorta, ti orienta e ti rallegra.

Domenica
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
quando mi è capitato di recarmi al luogo dentro di me della sepoltura del mio Gesù? Quali emozioni ho provato di fronte all’esperienza di non percepire più vivo Gesù nella mia vita? Che cosa ha provocato questa scoperta nella mia vita? Come l’ho superata?

Lunedì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
quanto mi stupisce ancora il mistero di una “pietra tolta dal sepolcro”? Ho il coraggio di affrontare la novità, un varco, che va al di là delle cose in cui credo ogni giorno? Soprattutto nelle scelte della mia fede ho imparato a varcare le apparenze per toccare di persona come il mistero di Dio è una possibilità diversa di vivere la mia vita?

Martedì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
come reagisco di fronte alla notizia, sempre attuale, di un Gesù “portato via”? Quanto è forte, quanto è accesa e travolgente in me la passione di cercare Gesù, di ritrovarlo non più in un sepolcro ma là dove egli è, nella Vita? Condivido con altri, in primo luogo con i fratelli e le sorelle nella fede, la mia personalissima ricerca di Gesù?

Mercoledì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
accetto umilmente che altre persone siano più veloci di me nella loro corsa dentro il mistero di Gesù? Vivo questo mio restare a volte indietro come uno stimo molto positivo per non desistere dalla mia ricerca di Gesù, dalla mia personale corsa verso lui? Pur dentro un’esperienza comunitaria di fede, curo con speciale tensione il mio rapporto personale con Gesù e con il suo mistero raccontatomi nei Vangeli?

Giovedì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
“giungere”, “entrare”, “osservare”, “vedere e credere” sono i verbi che abitano anche la mia esperienza di relazione con Gesù e la mia fede nella sua risurrezione? Faccio attenzione a ché il contorno, le cose cioè che capitano ogni giorno attorno alla mia vita di credente, non distolgano la mia attenzione dalla centralità di Gesù? Il filo rosso della mia preghiera personale si sforza di annodare a sé e tra loro tutte le esperienze della mia vita, il bene e il male, il bello e il brutto, perché ogni frammento di vita sia quotidianamente da me offerto al Signore Risorto?

Venerdì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
come i due discepoli al sepolcro vuoto ho imparato che nelle cose di Dio prima le si vivono e poi le si capiscono in pienezza? Nell’avventura del Risorto mi lascio coinvolgere con fede, anche quando non tutto mi è ben chiaro? Mi fido della risurrezione di Gesù?

Sabato
Disponiti in questo giorno all’ascolto del nuovo brano di Vangelo nella prossima Eucaristia e chiedi già al Signore Gesù di illuminare la tua vita e di sostenerti in ogni passo del tuo cammino.

CELEBRARE
È il momento di ringraziare Dio per ogni cosa, facendo una preghiera che sgorghi dalla Parola che hai letto, per disporti all’ubbidienza a essa, secondo quanto il testo ha suggerito.

Mia forza e mio fallimento sei Tu:
mia eredità e mia povertà,
tu mia giustizia, Gesù.

Mia guerra e mia pace.
Mia libera libertà!
Mia morte e mia vita, tu.
Parola delle mie grida,
silenzio della mia attesa,
testimone dei miei sogni,
croce della mia croce!

Causa della mia amarezza,
perdono del mio egoismo,
crimine del mio processo,
giudice del mio povero pianto,
ragione della mia speranza, Tu!

Mia terra promessa sei Tu,
o Signore della mia vita.
Tu, la Pasqua della mia Pasqua,
mia gloria per sempre Signore Gesù! Amen.

SERVIRE
È il momento di metterti in moto, di agire in conseguenza di quanto hai ascoltato, per dare nella tua vita frutti di Vangelo.

Alla luce della risurrezione del Signore Gesù nei prossimi giorni esprimi la gioia della tua fede, testimoniando a tutti la passione del tuo amore per il tuo Salvatore.
Rifletti, prega e ringrazia!

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don sergio carettoni