don sergio carettoniblog curato personalmente dall'autore
È l’amore che tutto muove!

È l’amore che tutto muove!

Anno B – 9a domenica del Tempo Ordinario

ALLA SCUOLA DEL VANGELO
ascoltare | conoscere | seguire | celebrare | servire

 

SEGNO DI CROCE E SILENZIO
Dopo il segno di croce inizia questo momento di ascolto della voce del Signore, raccogliendoti in un istante in silenzio.

INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO
Invoca su di te e sulla tua vita la luce e la forza dello Spirito santo.

INVITATORIO
Apriti all’ascolto del Vangelo con le parole di invocazione del seguente Salmo Responsoriale, proposto dalla Liturgia: Salmo 80

Esultiamo in Dio, nostro liberatore.

Intonate il canto e suonate il timpano,
la cetra melodiosa con l’arpa.
Suonate la tromba
nel plenilunio, nostro giorno di festa.

Questa è una legge per Israele,
un decreto del Dio di Giacobbe.
Lo ha dato come testimonianza a Giuseppe,
quando usciva dal paese d’Egitto.

Un linguaggio mai inteso io sento:
«Hai gridato a me nell’angoscia
e io ti ho liberato.

Non ci sia in mezzo a te un altro dio
e non prostrarti a un dio straniero.
Sono io il Signore tuo Dio,
che ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto».

ASCOLTARE
Come all’inizio della creazione Dio ruppe il velo del silenzio del mondo per fare scendere sulla terra come pioggia la sua voce, così nel silenzio del tuo cuore e della tua mente il Signore stesso semini in te la sua parola, perché la tua vita diventi feconda di ogni bene.

Mc 2,23-3,6
versione TILC

Dal racconto evangelico di Marco.
23 Un giorno che era sabato Gesù stava passando attraverso alcuni campi di grano. Mentre camminavano, i suoi discepoli si misero a cogliere spighe. 24 I farisei allora dissero a Gesù: «Guarda! Perché i tuoi discepoli fanno ciò che la nostra Legge non permette di fare nel giorno del riposo?». 25 Gesù rispose: «E voi non avete mai letto nella Bibbia quello che fece Davide un giorno che si trovò in difficoltà perché lui e i suoi avevano fame? 26 Accadde al tempo del sommo sacerdote Abiatàr: come sapete, Davide entrò nel Tempio e mangiò i pani che erano offerti a Dio. La nostra Legge dice che solamente i sacerdoti possono mangiare quei pani, eppure Davide li diede anche a quelli che erano con lui». 27 Poi Gesù disse ancora: «Il sabato è stato fatto per l’uomo, e non l’uomo per il sabato. 28 Per questo il Figlio dell’uomo è padrone anche del sabato».
3,1 Un’altra volta Gesù entrò di nuovo in una sinagoga. Là, si trovava un uomo che aveva una mano paralizzata. 2 Alcuni dei presenti stavano a vedere se Gesù lo guariva in giorno di sabato, perché poi volevano denunziarlo. 3 Gesù disse all’uomo che aveva la mano malata: «Vieni qui, in mezzo a tutti». 4 Rivolto poi agli altri chiese: «Che cosa è permesso fare in un giorno di sabato? Fare del bene o fare del male? Salvare la vita di un uomo o lasciarlo morire?». Ma essi non rispondevano. 5 Gesù allora li guardò con sdegno. Era molto triste per l’ostinazione dei loro cuori. Disse poi all’uomo malato: «Dammi la mano!». Quello gliela diede e la sua mano ritornò perfettamente sana. 6 Ma i farisei uscirono dalla sinagoga e subito fecero una riunione con quelli del partito di Erode per decidere come far morire Gesù.

CONOSCERE
Leggi più volte il testo sacro, adagio, per cogliere in esso il messaggio di Dio. Il commento ti potrà aiutare a capire la situazione e l’ambiente in cui si svolge il fatto narrato o il perché delle parole in esso riportate.

Secondo il racconto dell’evangelista Marco per due volte Gesù si deve confrontare non tanto con i problemi delle persone ma con l’ottusità e il pregiudizio del gruppo dei farisei. A costoro non va proprio a genio l’insegnamento del giovane rabbi di Nazareth e cercano in tutti i modi di colpevolizzare sia lui sia il comportamento dei suoi discepoli.
Tra le varie prescrizioni la legge del sabato vietava la mietitura dei campi – e i discepoli la infrangono mentre stanno compiendo il gesto di sfregare tra le mani le spighe di grano per poi mangiarne i chicchi – e vietava qualsiasi altro tipo di fatica fisica – e Gesù guarisce la mano paralizzata di una persona presente in sinagoga.
Venuto per salvare e per rivelare a ogni persona la sua dignità di figlio e di figlia di Dio, Gesù non indietreggia di fronte alle lamentele e alle contestazioni dei farisei, ma annuncia apertamente la centralità e il primato della persona sulla legge, fosse anche quella del sabato: «Il sabato è stato fatto per l’uomo, e non l’uomo per il sabato».
Fedele alla sua missione di salvare l’umanità sofferente nel corpo e nello spirito, annunciando a tutti l’amore infinito del Padre dei Cieli, Gesù resta libero di fronte ai condizionamenti e alle minacce del cuore ottuso e malvagio del potere religioso dei farisei.
Quello di Gesù è un chiaro invito affinché ancora oggi i suoi discepoli mettano sempre al centro del cuore della legge il primato di ogni singola persona.

SEGUIRE
Durante la settimana metti la tua vita in relazione con il testo che hai letto. È la tua rilettura allo scopo di ascoltare cosa il Signore dice a te in questo periodo o situazione della vita, cosa dice allo sviluppo della tua persona, cosa suggerisce per le tue relazioni. Lui ti consola, ti esorta, ti orienta e ti rallegra.

Domenica
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
qual è il mio rapporto con le regole che incontro ogni giorno? Come vivo le regole civili? Come vivo le regole religiose? Come vivo il mio rispetto per le persone, per i loro bisogni e per i bisogni di Dio?

Lunedì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
quando mi trovo di fronte ai bisogni delle persone, come reagisco? Quanto sono disposto ad “osare oltre il lecito” pur di andare incontro alle necessità degli altri? A livello religioso cerco solo la rassicurazione e la comodità delle regole, oppure nella fede trovo la forza e la spinta per vivere appieno il messaggio del Vangelo e la carità di Cristo verso tutti?

Martedì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
nelle tante situazioni di vita in cui mi trovo a camminare mi preoccupo di stare sempre attento al primato della persona su tutto? Mi do da fare affinché siano riconosciuti, promossi e difesi i diritti delle persone più deboli? Il mio credere in Dio diventa segno e testimonianza della sua prossimità verso tutte le persone che abitano e che attraversano la mia storia personale?

Mercoledì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
anch’io corro il pericolo di vivere nella Chiesa senza più fare attenzione alla storia di sofferenza fisica e spirituale delle persone che mi siedono accanto? Quali sono le “paralisi spirituali e di vita” che bloccano, o rendono difficile, il cammino di tante persone? Ho il coraggio di andare verso di loro per entrare evangelicamente in contatto con i loro vissuti personali?

Giovedì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
sull’esempio di Gesù ho passione e coraggio di mettermi a servizio della gioia di chi in questo momento versa in situazioni di difficoltà? Le mie parole e i miei gesti sono un aiuto sincero e concreto per gli altri? So ringraziare il Signore per la forza che m’infonde di servire tutti con vero spirito di fraterna generosità, senza attendere in cambio nessun tornaconto?

Venerdì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
nonostante le critiche ricevute gratuitamente dai “farisei del momento”, continuo a crescere nella mia passione per l’umanità? Condivido con tutti i beni ricevuti da Dio e mi riprometto di crescere spiritualmente sempre di più grazie al valore dell’oblatività? La mia preghiera per le persone che non riesco a raggiungere fisicamente è il dono più bello che posso fare loro?

Sabato
Disponiti in questo giorno all’ascolto del nuovo brano di Vangelo nella prossima Eucaristia e chiedi già al Signore Gesù di illuminare la tua vita e di sostenerti in ogni passo del tuo cammino.

CELEBRARE
È il momento di ringraziare Dio per ogni cosa, facendo una preghiera che sgorghi dalla Parola che hai letto, per disporti all’ubbidienza a essa, secondo quanto il testo ha suggerito.

Sono cristiano, mio Dio,
nel nome tuo di Padre.
Insegnami a rendere evidente
il tuo abbraccio nel mio:
gratuito, creativo,
appassionato e sempre vivo.

Sono cristiano, mio Dio,
nel nome tuo di Figlio.
Insegnami a rendere trasparente
il tuo volto nel mio:
accogliente, energico,
meravigliato e positivo.

Sono cristiano, mio Dio,
nel nome tuo di Spirito santo.
Insegnami a rendere presente
il tuo respiro di vita nel mio:
leggero, giocoso,
potente e infinito.

Sono cristiano, mio Dio,
nel nome dell’amore,
che tutto rende alla bellezza della vita,
che tutti rende una sola cosa con Te
e tra noi, figlie e figli tutti,
dell’avventura dell’Amore. Amen.

SERVIRE
È il momento di metterti in moto, di agire in conseguenza di quanto hai ascoltato, per dare nella tua vita frutti di Vangelo.

Vivi i prossimi giorni chiedendo a Gesù il dono della guarigione interiore da ogni infermità del tuo spirito e il dono della liberazione da tutto ciò che rende schiavo il tuo cuore e la tua vita.
Rifletti, prega e ringrazia!

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don sergio carettoni