don sergio carettoniblog curato personalmente dall'autore
E l’amore ci ha sorpresi

E l’amore ci ha sorpresi

Anno C – 4a domenica del Tempo di Quaresima
Lc 15,1-3.11-32

FRAMMENTO DI VANGELO
Basta un frammento di Vangelo, una parola, un verbo, un aggettivo per rapire il tuo sguardo e poi la tua mente e poi il tuo cuore e ritrovare così in esso il lieve soffio di un passaggio, quello di Gesù, che ancora si intrattiene con te e a te parla di Sé e delle cose del Padre suo e, ora, del Padre tuo. In un frammento di Vangelo hai possibilità di scoprire, e finalmente di abitare, il tutto dell’amore di Dio.

17 Allora quel figlio si mise a riflettere sulla sua condizione e disse:
“Io sto qui a morire di fame. 18 Ritornerò da mio padre…”.
20 Alla fine si mise in cammino e ritornò da suo padre.

 

IL FILO ROSSO DEL VANGELO
Ciò che ti attraversa e che lega la tua storia personale a quella di Gesù, un pensiero, un’emozione, uno sguardo verso il cielo, il tuo trattenerti in meditazione e in preghiera su un frammento di Vangelo, via via si trasforma nel filo rosso di una passione, la tua, un filo che al suo passaggio attraversa i mille intrecci del tuo vissuto personale e che tutto di te lega alla trama di una relazione che fa della tua vita il ricamo amorevole del Padre.

A volte siamo via di perdita,
altre volte via di ritorno,
in uscita da relazioni senza più un senso,
in rientrata in luoghi ancora attraenti
per memoria e per nostalgia di cuore.

Ci perdiamo ogniqualvolta voltiamo le spalle,
a volte ci troviamo dentro un istante magico,
quando volti e occhi si incrociano tra loro
e ciò che è stato, e ciò che ci ha ferito
è ora gradino per salire sempre più in alto.

In entrata e in uscita
ci sono ricami di emozioni e di vissuti,
a volte lacrime di dolore
altre volte il gusto di lacrime di gioia.

Ci perdiamo e ci ritroviamo così,
nei frammenti della vita di tutti i giorni,
spesso al margine di sentieri condivisi,
agli incroci dei nostri esili percorsi di senso.

Eppure…

C’è una strada, Gesù,
che Tu ci insegni come percorrere:
la via per il ritorno al nostro cuore,
la via per ritrovare il bandolo di un senso
e, con esso, il coraggio di una risurrezione.

Ma più di ogni altro sentiero,
Tu ci racconti la bellezza di una via
per l’unico e risolutivo ritorno che ci è dato,
quello nella casa del Padre dei Cieli.

Così, come Tu fai per primo con noi,
Tu ci insegni a non giudicare nessuno,
a non escludere nessuno dalle nostre braccia,
a non abbandonare nessuno
alla grigia solitudine del suo viaggio.

Figli e figlie, sia in andata sia in ritorno,
Tu tutti inviti alla festa della gioia e del perdono,
noi, tuoi discepoli,
che ben conosciamo le nostre fragilità.

Illumina Tu, Gesù,
il nostro bisogno di paternità e di fraternità,
del Padre tuo e nostro e di Te,
perché l’amore ci sorprenda ancora una volta
e in esso troviamo finalmente
la casa di un abbraccio infinito. Amen.

 

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don sergio carettoni