don sergio carettoniblog curato personalmente dall'autore
E se un fratello se ne va?

E se un fratello se ne va?

Di fronte alla notizia di un “con-fratello nel sacerdozio” che al momento ha scelto di andarsene via per sempre, non resta altro da fare che cercare con passione una risposta nella sapienza del Vangelo. Quale migliore dei modo per fugare ogni sorta di dubbio; per quietare ogni stridulo pettegolezzo; per illuminare i rimorsi della coscienza di alcuni e per consolare le lacrime di altri, affinché tutti – però – ritrovino se stessi nella purezza della verità. Ecco, allora, il riascolto del brano di Vangelo proclamato domenica scorsa:

+ Dal Vangelo secondo Marco (Mc 9,38-43)
In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.

Ecco, allora, un modo per pregare insieme con ritrovata umiltà:

Non era dei nostri, Gesù,
e dunque abbiamo subito dubitato di lui
e delle sue intenzioni;
abbiamo sospettato del suo zelo;
abbiamo accolto gelidamente
il suo entusiasmo.

Quel fratello non era dei nostri, Gesù,
e dunque
– anche se abbiamo ammesso
i frutti positivi della sua azione,
gli effetti benefici delle sue scelte -,
non gli abbiamo dato credito.

E come avremmo potuto?

Non esponeva il nostro marchio,
non esibiva le nostre etichette
e non parlava il nostro linguaggio.

Non era dei nostri, Gesù,
e non ci ha neppure sfiorato il dubbio
che forse ce lo avevi mandato tu,
per darci uno scossone salutare,
per inquietare le nostre false verità
e per non permetterci mai
di chiuderci nei nostri ghetti
di mente e di cuore!

Sì, non era dei nostri, Gesù…
… ma era dei tuoi !
Amen.

don sergio carettoni