Anno C
Sabato – 1a di Avvento
LA PAGINA EVANGELICA DEL GIORNO
Dal racconto evangelico di Matteo.
35 Gesù percorreva città e villaggi, insegnava nelle sinagoghe e annunziava il regno di Dio, guariva tutte le malattie e tutte le sofferenze. 36 Vedendo le folle Gesù ne ebbe compassione, perché erano stanche e scoraggiate, come pecore che non hanno un pastore. 37 Allora disse ai discepoli: «La messe da raccogliere è molta, ma gli operai sono pochi. 38 Pregate dunque il padrone del campo perché mandi operai a raccogliere la sua messe».
10,1 Gesù chiamò i suoi dodici discepoli e diede loro il potere di scacciare gli spiriti maligni, di guarire tutte le malattie e tutte le sofferenze.
5 Gesù mandò questi Dodici in missione dopo aver dato queste istruzioni: «Non andate fra gente straniera e non entrate nelle città della Samaria. 6 Andate invece fra la gente smarrita del popolo d’Israele. 7 Lungo il cammino, annunziate che il regno di Dio è vicino. 8 Guarite i malati, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, scacciate i demòni. Come avete ricevuto gratuitamente, così date gratuitamente».
Mt 9,35-10,1.5-8
(versione TILC)
UN SEME DENTRO
Gesù non si permette di compatire nessuno, di provare quel tipo di pietà che sa molto di disprezzo, di fredda commiserazione, e poco di coinvolgimento. Anzi. Gesù si commuove profondamente, senza mai volgere lo sguardo altrove, ma guardando in faccia la realtà delle singole persone e il vissuto nascosto di ciascuno.
Egli guarda a te e, amando di te quello che vede più di quello che di te vedono gli altri, amorevolmente ascolta quello che tu non dici a nessuno, ma che pur sempre a ogni passo rimbalza dentro di te.
Non gli sono sconosciute le tue fatiche. Le ferite che ti porti sottopelle, a mo’ di tatuaggi che solo tu conosci, custodiscono la memoria dei tuoi momenti di scoraggiamento e di quei passaggi di perdita di speranza che hai provato fin nelle profondità del tuo mondo interiore.
Eppure, nei modi che solo Lui conosce, proprio Lui ti si pone di fronte, con il palmo della sua mano rivolto verso te, per offrirti in dono la sua amicizia.
Nella fatica delle ferite non ti resta altro da fare che stendere a tua volta la tua mano per afferrare saldamente la sua, patto il tuo di fiducia in lui, patto di amore il suo tutto per te.