don sergio carettoniblog curato personalmente dall'autore
Gesù tra le nostre storie di dolore

Gesù tra le nostre storie di dolore

Anno B – 13a domenica del Tempo Ordinario

ALLA SCUOLA DEL VANGELO
ascoltare | conoscere | seguire | celebrare | servire

 

SEGNO DI CROCE E SILENZIO
Dopo il segno di croce inizia questo momento di ascolto della voce del Signore, raccogliendoti in un istante in silenzio.

INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO
Invoca su di te e sulla tua vita la luce e la forza dello Spirito santo.

INVITATORIO
Apriti all’ascolto del Vangelo con le parole di invocazione del seguente Salmo Responsoriale, proposto dalla Liturgia: Salmo 29

Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.

Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato,
non hai permesso ai miei nemici di gioire su di me.
Signore, hai fatto risalire la mia vita dagli inferi,
mi hai fatto rivivere perché non scendessi nella fossa.

Cantate inni al Signore, o suoi fedeli,
della sua santità celebrate il ricordo,
perché la sua collera dura un istante,
la sua bontà per tutta la vita.
Alla sera ospite è il pianto
e al mattino la gioia.

Ascolta, Signore, abbi pietà di me,
Signore, vieni in mio aiuto!
Hai mutato il mio lamento in danza,
Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre.

 

ASCOLTARE
Come all’inizio della creazione Dio ruppe il velo del silenzio del mondo per fare scendere sulla terra come pioggia la sua voce, così nel silenzio del tuo cuore e della tua mente il Signore stesso semini in te la sua parola, perché la tua vita diventi feconda di ogni bene.

Mc 5,21-43
versione TILC

Dal racconto evangelico di Marco.
In quel tempo, 21 Gesù ritornò sull’altra sponda del lago, e quando fu sulla riva, una grande folla si radunò attorno a lui. 22 Venne allora un capo della sinagoga, un certo Giàiro. Quando vide Gesù si buttò ai suoi piedi 23 e gli chiese con insistenza: «La mia bambina sta morendo. Ti prego, vieni a mettere la tua mano su di lei, perché guarisca e continui a vivere!». 24 Gesù andò con lui, mentre molta gente continuava a seguirlo e lo stringeva da ogni parte.
25 C’era là anche una donna che già da dodici anni aveva continue perdite di sangue. 26 Si era fatta curare da molti medici che l’avevano fatta soffrire parecchio e le avevano fatto spendere tutti i suoi soldi, ma senza risultato. Anzi, stava sempre peggio. 27-28 Questa donna aveva sentito parlare di Gesù e aveva pensato: “Se riesco anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita”. Si mise in mezzo alla folla, dietro a Gesù, e arrivò a toccare il suo mantello. 29 Subito la perdita di sangue si fermò, ed essa si sentì guarita dal suo male.
30 In quell’istante Gesù si accorse che una forza era uscita da lui. Si voltò verso la folla e disse: «Chi ha toccato il mio mantello?». 31 I discepoli gli risposero: «Vedi bene che la gente ti stringe da ogni parte. Come puoi dire: chi mi ha toccato?». 32 Ma Gesù si guardava attorno per vedere chi lo aveva toccato. 33 La donna aveva paura e tremava perché sapeva quello che le era capitato. Finalmente venne fuori, si buttò ai piedi di Gesù e gli raccontò tutta la verità. 34 Gesù le disse: «Figlia mia, la tua fede ti ha salvata. Ora vai in pace, guarita dal tuo male».
35 Mentre Gesù parlava, arrivano dei messaggeri dalla casa del capo sinagoga e gli dicono: «Tua figlia è morta. Perché stai ancora a disturbare il Maestro?». 36 Ma Gesù non diede importanza alle loro parole e disse a Giàiro: «Non temere, soltanto continua ad aver fiducia».
37 Prese con sé Pietro, Giacomo e suo fratello Giovanni e non si fece accompagnare da nessun altro. 38 Quando arrivarono alla casa di Giàiro, Gesù vide una grande confusione: c’era gente che piangeva e gridava forte. 39 Entrò e disse: «Perché tutta questa agitazione e perché piangete? La bambina non è morta, dorme». 40 Ma quelli ridevano di lui. Gesù li fece uscire tutti ed entrò nella stanza solo con il padre e la madre della bambina e i suoi tre discepoli. 41 Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum» che significa: “Fanciulla, àlzati!”. 42 Sùbito la fanciulla si alzò e si mise a camminare (aveva dodici anni).
Tutti furono presi da grande meraviglia, 43 ma Gesù ordinò severamente di non parlarne con nessuno. Poi disse di darle qualcosa da mangiare.

 

CONOSCERE
Leggi più volte il testo sacro, adagio, per cogliere in esso il messaggio di Dio. Il commento ti potrà aiutare a capire la situazione e l’ambiente in cui si svolge il fatto narrato o il perché delle parole in esso riportate.

In un solo racconto l’evangelista Marco riferisce contemporaneamente due miracoli di Gesù: la guarigione di una donna sperduta nella folla e la risurrezione di una ragazza di 12 anni. Entrambi gli episodi miracolosi offrono a noi lo stesso insegnamento: sono provocati dalla fede insistente delle persone e sono compiuti per accrescere la fede dei presenti.
Abbiamo in noi, nella profondità del nostro essere, il desiderio di vivere una vita piena e immortale. È la sete di eterno che solo Dio può soddisfare. E non a caso la lettura del brano di Vangelo ci aiuta a riflettere sulla vita che riceviamo come dono, anche se di continuo minacciata da mali senza numero.
Benché Dio abbia creato l’uomo per la vita e non per la morte, la morte non viene da Dio, ma «è entrata nel mondo per invidia del diavolo», e Gesù compie questi e altri miracoli mostrandosi in piena sintonia con la volontà del Padre, che è volontà di salvezza, di vita e di amore per tutte le persone.

 

SEGUIRE
Durante la settimana metti la tua vita in relazione con il testo che hai letto. È la tua rilettura allo scopo di ascoltare cosa il Signore dice a te in questo periodo o situazione della vita, cosa dice allo sviluppo della tua persona, cosa suggerisce per le tue relazioni. Lui ti consola, ti esorta, ti orienta e ti rallegra.

Domenica
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
faccio attenzione al grido di dolore delle persone che mi camminano accanto? Che cosa mi colpisce della loro situazione e del loro modo di rivolgersi a Gesù? Come potrei aiutarle a mettersi in contatto con l’amore di Dio, soprattutto per non sentirsi sole in questa fase della loro vita?

Lunedì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
come e quando Gesù “ha messo la sua mano” su di me? In che modo mi sono sentito guardato e guarito dal suo sguardo di fratello e di mio salvatore? Che cosa provo nel cuore mentre sento che Gesù mi sta seguendo passo dopo passo nel mio cammino verso casa, verso il luogo della mia intimità?

Martedì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
riesco a condividere Gesù con le altre persone? Di fronte al fatto che molti lo accerchiano e lo stringono sempre di più, io che cosa provo? Oppure rischio di vivere la mia relazione con lui in modo egoistico, escludente, pensando principalmente ai miei bisogni, ai miei guadagni spirituali e non?

Mercoledì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
quanto è ancora forte in me la “non attenzione” al dolore delle altre persone (es. l’emorroissa di cui nessuno se ne è mai accorto)? Cerco di crescere nella mia sensibilità al vissuto degli altri? Mi lascio stupire dal cammino di guarigione interiore che alcune persone alla fine mi confidano con vero spirito fraterno? Faccio memoria della guarigione spirituale di tante persone?

Giovedì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
in che modo ho scoperto l’opera del male nella mia vita? Da dove viene il male che mi sta avvolgendo e dove mi sta portando? Vivo la mia relazione con Gesù come un processo di liberazione continua?

Venerdì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
nel tempo della preghiera personale e del mio colloquio interiore con il Signore, sento che Gesù sta producendo in me salute e benessere interiore? Sta aumentando in me la mia fiducia profonda in Gesù, tanto da avere il coraggio di parlare con lui di tutto ciò che agita il mio cuore? Gesù è davvero la salvezza della mia mente, del mio cuore e di tutta la mia vita di fede?

Sabato
Disponiti in questo giorno all’ascolto del nuovo brano di Vangelo nella prossima Eucaristia e chiedi già al Signore Gesù di illuminare la tua vita e di sostenerti in ogni passo del tuo cammino.

 

CELEBRARE
È il momento di ringraziare Dio per ogni cosa, facendo una preghiera che sgorghi dalla Parola che hai letto, per disporti all’ubbidienza a essa, secondo quanto il testo ha suggerito.

Signore Gesù,
vorrei sentire il tuo grido: “Talità kum”, “alzati”,
ogni volta che ascolto notizie di morte.

Vorrei farlo udire alle mamme
dei tanti giovani che hanno perso la vita,
per incidente o per malattia,
magari anche per violenza.

Vorrei trasmettere la tua voce,
con tutta la forza della mia voce,
al mondo intero,
perché sappia che tu sei capace
di sconfiggere la morte
e di donarci la vita.

So che questo grido giungerà,
ne sono sicuro, al cuore di ogni uomo,
quando tu verrai alla fine dei tempi,
e ci chiamerai tutti a prendere parte con te
nella gioia per l’eternità.  Amen.

 

SERVIRE
È il momento di metterti in moto, di agire in conseguenza di quanto hai ascoltato, per dare nella tua vita frutti di Vangelo.

Nei prossimi giorni cerca di fare molta più attenzione alla sofferenza e al dolore interiore presente nella vita delle persone con cui stai condividendo il cammino della tua via e della tua fede. Porta ciascuno nella tua preghiera personale, affinché il Signore sia vicino a tutti.
Rifletti, prega e ringrazia!

 

PER SCARICARE IL PDF DELLA SCUOLA DEL VANGELO CLICCARE QUI

don sergio carettoni