don sergio carettoniblog curato personalmente dall'autore
La vita resta vita, ovunque e sempre

La vita resta vita, ovunque e sempre

Si mette via ogni cosa al sopraggiungere delle prime ombre della sera. Conservare per non perdere è la regola che ci hanno insegnato e abbiamo imparato quando eravamo piccoli; un’operazione che diventa piano piano naturale e spontanea, fatta al tramontare del giorno, proprio quando esso inizia a farsi vedere sempre più debole per le ultime ore rimaste, per gli ultimi raggi di luce da attraversare.

Se gagliardo all’alba, alle porte della casa della notte lo stesso giorno indossa abiti e pantofole da salotto, cambia addirittura volto e nome, diventa qualcosa che ha a che fare di più con le tenebre che con l’alba, il giorno diventa sera.

Anche la vita diventa sera. Rispetto al giorno, però, la vita ci mette più tempo, occorrono più anni, mesi su mesi, una cascata di giorni, senza il bisogno di averne la prova del nove – a che punto si è giunti nel cammino – e mettersi a contare con precisione il numero impressionante di ore vissute prima e adesso addormentate dentro la stessa notte.

Eppure, anche la bellezza unica e impagabile di una vita entra in uno spazio di mistero dentro il quale vengono a mancare sempre di più tempo ed energia. Nonostante la sua sera, nonostante la sua notte, la vita resta nella magia dei suoi colori e nel calore dei suoi respiri. Resta la vita nella memoria del tempo e della storia di chi l’ha vissuta indossando i panni di attore protagonista; la stessa vita resta anche nella mente e nel cuore di chi ha conosciuto, camminato accanto, amato quanti si sono presi sottobraccio la propria vita e hanno scelto di migrare altrove.

Chissà perché certi abbandoni sono così precisi, netti, senza possibilità di ritardare il loro corso e certi ritorni, invece, più vaghi e più lenti che mai? Conoscere per davvero qualcuno, con cui abbiamo condiviso un tratto del nostro esistere, è comunque un’esperienza per sempre. Rifuggendo la tentazione di abbandonare tutti, una persona dopo l’altra, lungo i pendii della valle dell’oblio, spesso nel silenzio del proprio cuore, basta dare dieci minuti del proprio tempo a chi abbiamo amato e lasciargli modo di farci vedere come dentro di noi la sua vita resta ancora vita, ovunque e sempre.

don sergio carettoni