don sergio carettoniblog curato personalmente dall'autore

Le lacrime di un addio

Che ne sarà di noi, Gesù,
in questo nostro incontro con Te?
Che cosa ne sarà di noi, Gesù,
dopo questo nostro incontro con la tua risurrezione?

Tu entri improvvisamente
nella certezza della nostra morte
e sconvolgi e spezzi e ribalti, senza batter ciglio,
ogni nostro equilibrio di pensiero, di passo
e di respiro tra morte e vita.

Alla scuola dei giorni
noi abbiamo
imparato che si vive, si muore;
e la morte è la parola certa
che ognuno raggiunge al termine del suo cammino.
Invece, no!

Arrivi Tu,
e con il tuo essere qui
sconvolgi ogni umana rassegnazione,
ogni lacrima lasciata navigare
nell’oceano placato dei ricordi
e dei rimpianti
per chi non è più.

Tu irrompi, Signore,
nella quiete della rassegnazione
e parli di un oltre;
ci fai intravedere un oltre,
oltre la certezza del nostro morire….
e spavaldamente chiedi a tutti
di rigettare le carezze di morte,
che proprio tutti siamo rassegnati a fare nostre,
perché ognuno compia un atto di fiducia in Te,
di fede nelle tue parole,
ora inaspettate finestre di luce
in pareti di tenebre di vita.

Che cosa resta ora di noi,
delle nostre convinzioni
e dei nostri respiri?
Che ne è ora di noi, Gesù,
al termine di questo nostro incontro con Te?

Avremo mai il coraggio di crederti?
Ci lasceremo prendere per mano
dall’ardire di seguirti e di varcare,
con il fermo piede della fede,
la fredda soglia della porta del finito?

Oltre il velo delle tenebre,
oltre la certezza del respiro della morte,
oltre il muro della luce,
che illumina ora i nostri volti
e trasforma le lacrime di ciascuno
in perle gravide di luce,
sapremo ora incamminarci e andare,
rasserenati in cuore,
incontro al tuo abbraccio di eternità?

Sì, Gesù,
che ne sarà di noi?

don sergio carettoni