don sergio carettoniblog curato personalmente dall'autore
Occhi per osare oltre il finito della vita

Occhi per osare oltre il finito della vita

Schiudere gli occhi al mondo è il primo gesto di chi nasce, di chi viene alla luce ed entra nella storia degli uomini, fatta di immagini a più colori.

Aprire gli occhi alla vita è un atto naturale, semplice; al contrario, imparare a guardare dentro le pieghe della vita non è impresa da tutti. Molti non ce la fanno proprio a vivere ad occhi aperti e, prima o poi, preferiscono lasciar perdere, accontentandosi di saper solo leggere in sequenza i numeri del calendario.

C’è chi si ferma a vedere le cose solo da fuori, senza scrutare e sfogliare in esse il mistero nascosto dell’esistenza; chi, invece, confonde l’avere occhi vivaci e brillanti con la capacità di comprendere e dare un senso ultimo a quanto accade attorno. C’è chi usa un solo occhio; altri tutte e due; chi è spento nello sguardo; chi scruta in fretta l’orizzonte. Da non dimenticare poi chi ha occhi maliziosi e garibaldini, sfuggenti e pieni di vergogna di fronte alla trasparenza e alla purezza dello sguardo altrui. Come si è soliti dire, “gli occhi sono lo specchio dell’anima”, tuttavia, è proprio nello sguardo che a volte si risulta più indifesi e sinceri, si rivelano in un secondo emozioni e verità che le parole non sempre esprimono, o vorrebbero nascondere per altre difficili ragioni.

Per fortuna, la vita ci insegna che non si vede solo con gli occhi. Oltre a quelli di cui ci ha fornito la natura, vi sono gli occhi della mente, dell’anima, della ragione; altri modi di entrare in relazione e in dialogo con il nostro mondo; altri modi di vedere, guardare, conoscere e capire la vita che scorre dentro, davanti e attorno a noi; e a tutto reagiamo con occhi carichi di emozione.

C’è un tipo di sguardo, però, che più di uno specchio magico rivela l’animo segreto delle persone: è lo sguardo del cuore. Fra tutti, sono proprio gli occhi del cuore a rendere solare quanta capacità di bene pulsa nelle persone, uomini e donne in stato permanente di relazione. Sono gli occhi del cuore di chi si ama come padre-madre, come figlio-sorella, come sposo e sposa. È lo sguardo del cuore dei nonni quando guardano i figli dei propri figli e, sazzi di giorni di luce, chiudono i loro occhi al mondo.

Infine, sono gli occhi della fede di chi vive la sua storia con amore e attende il sorgere di un’alba di luce infinita, oltre il limite della sua stessa vita.

don sergio carettoni