alla sera del giorno
03.01.2018
Il tramonto del sole, con la fine di un altro giorno, costringe tutti a misurarsi con il finito del tempo, con la precisione dei minuti e delle ore del proprio calendario.
Inevitabile, per la forza delle stelle, accettare la legge della fine, anche per le cose più belle, che a un certo punto ci si ritrova tra le mani, e che dalle mani scivolano via al luogo del loro riposo.
Alla sera del giorno, ogni fatica trova la sua battuta d’arresto, ogni incedere per la via del proprio viaggio trova un invito alla quiete di un meritato riposo; e la clessidra del giorno sostituisce la conta gli ultimi granelli di sabbia con quella delle stelle in Cielo.
Che cosa resterà in noi della luce di un giorno che se ne sta andando incontro alla coperta della sua notte? Che cosa ancora continuerà a pulsare nel profondo di noi stessi, fino a quando non inizierà a rallentare in noi il ritmo del respiro, il battito del cuore e l’onda dei pensieri della mente?
Ma ora,
prima di girare la clessidra,
per ripartire poi con la conta
dei granelli di un nuovo giorno,
c’è tempo per te, Signore,
per ritrovarTi dentro,
nel profondo di un respiro,
nel brivido di un’emozione
e nella carezza del tuo perdono.