don sergio carettoniblog curato personalmente dall'autore
Qualcosa di più grande di noi?

Qualcosa di più grande di noi?

Certo che sì, in ogni dimensione della nostra vita.

Non è solo il risultato di un atto di fede, credere che esista qualcosa di immensamente più grande rispetto alle proprie misure di peso e di volume, ma ciò che è da ritenersi il frutto più bello dell’esperienza personale di tutti i giorni.

Quanto pesano e quanto sono grandi in una persona le idee, le emozioni, i sentimenti, i pensieri del cuore, le scelte della vita, le storie di amicizia e di amore? Boh, chi lo può sapere e dire? Difficile a sapersi, se non si conoscono prima il segreto dei numeri del cuore e la luce della sapienza e della ragione.

C’è però da ammettere una dimensione che umana proprio non lo è ma stata, ciò che ha a che fare con il soprannaturale, non di fantasia ma di relazione, una dimensione tutta di Dio. Qui le cose si complicano, non perché è lui a ingarbugliare i discorsi e a rendere ogni cosa umanamente difficile da comprendere e da sperimentare. Il problema invece sta nella dose variopinta di emozioni che lui stesso vuole ritrovare sui volti di tutte le persone, l’allegria per prima.

E il problema di Dio è proprio quello di essere consapevolmente portatore sano di allegria, così come anche di senso, di futuro, di amore appassionato per l’umanità e di miriadi di migliaia di altre cose ancora. È lui, Dio, il contagiatore d’infinito, di eternità, di senso assoluto e di significato esistenziale; e noi, poveri umani, altro non possiamo fare che lasciarci felicemente contagiare da tutto ciò che divinamente riempie il vuoto del nostro cuore.

Un universo di simboli, non solo in testa – troppo semplice e troppo demenziale ai nostri tempi –, ma un universo nel cuore, a mo’ di premessa, promessa e definizione, perché ad ogni passo lasciamo alle nostre spalle le orme del senso del nostro esistere: nessuno tra noi buttato un’altra volta sugli scaffali anagrafici della storia umana, ma tutti rincuorati, perché consapevoli di non riuscire più a resistere alla forza del cambiamento, quella innescata dall’amore di Dio.
Che cosa, allora, di più grande di noi, se non la forza dell’amore travolgente di Dio?

don sergio carettoni