Quando ci poniamo di fronte alla persona di Gesù di Nazareth restiamo colpiti dalla pochezze delle parole che lui ha detto di se stesso e dall’oceano di parole e frasi che altri hanno detto e scritto su di lui.
In parte smarriti, di fronte a questo immenso e vastissimo mare di cose dette e raccontate su di Lui, abbiamo tutti bisogno di trovare un sentiero nel mare delle parole, per giungere alla conoscenza vera e autentica della sua persona, e così non smarrirci e disperderci sempre di più nell’oceano delle consonanti e delle vocali della fede.
In riferimento a lui, a Gesù, la solitudine che talvolta proviamo non è perché ci ritroviamo soli, senza di lui, ma perché ci ritroviamo accanto genta sbagliata, siamo in stato permanente di compagnia con chi non ha lui per amico, non ha lui come motivazione e meta del nostro viaggio.
Ecco allora il significato di un rinnovato cammino di fede nella Parola di Dio, vissuto in spirito di fraternità, per aiutare se stessi e gli altri ad affrontare in modo sapiente le parole che incontriamo e così essere da esse presi per mano e condotti verso il Suo amore.