Dentro una storia che ci protegge, anche se con alle spalle il freddo pungente dei ghiacci del male, i veli della notte ci scivolano addosso, poiché non c’è catena di non senso, paura del domani, smarrimento della fiducia che ci possano imprigionare tra le loro braccia.
Anche se gli errori commessi ci rinfacciano senza sosta che non siamo stati poi molto bravi a guidare il nostro viaggio, a saperci prendere cura di noi stessi e a stare più che attenti a non inciampare dentro le paure e gli ostacoli del mondo, l’evidenza della verità dei nostri limiti personali altro non fa che aiutarci a costruire la pace con gli altri e con noi stessi, stimolandoci, sforzandoci e spingendoci a imboccare il sentiero del colore della serenità.
Chissà perché, al contrario, nella vita molti si barcamenano e si arrabattano come possono, si accompagnano, si tradiscono e si deludono vicendevolmente, si accontentano e si lasciano cadere giù, incominciando follemente a pensare che la vita sia purtroppo troppo breve per impegnarsi a migliorare e per costruire al di qua dei propri confini esistenziali una positiva diversità. Per essi sono folli tutti coloro che credo al valore del bello, del diverso, del calore dei cuori, della pace ritrovata, dell’armonia con il mondo attorno. Ma anche il distacco più graffiante non segna a tutti i costi la fine di una esperienza importante, semmai può dare ad essa, come a tantissime altre cose della propria vita, il permesso di durare per sempre.
E chi batte dolcemente il passo, lungo il viaggio degli astri e dei pianeti, le cose le vede in modo diverso, da un’altra prospettiva, con una angolazione di Cielo pur dentro una dimensione orizzontale di terra. Dio non può essere che lì, in un luogo altro rispetto alle tenebre della notte, con i suoi occhi strabordanti di amorevolezza ad accendere le stelle del nostro Cielo!