don sergio carettoniblog curato personalmente dall'autore

Siamo qui, dietro di Te!

Anno B – 4a domenica del Tempo di Pasqua

ALLA SCUOLA DEL VANGELO
ascoltare | conoscere | seguire | celebrare | servire

 

SEGNO DI CROCE E SILENZIO
Dopo il segno di croce inizia questo momento di ascolto della voce del Signore, raccogliendoti in un istante in silenzio.

INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO
Invoca su di te e sulla tua vita la luce e la forza dello Spirito santo.

INVITATORIO
Apriti all’ascolto del Vangelo con le parole di invocazione del seguente Salmo Responsoriale, proposto dalla Liturgia: Salmo 117

La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.

Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
È meglio rifugiarsi nel Signore
che confidare nell’uomo.
È meglio rifugiarsi nel Signore
che confidare nei potenti.

Ti rendo grazie, perché mi hai risposto,
perché sei stato la mia salvezza.
La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.

Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Vi benediciamo dalla casa del Signore.
Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie,
sei il mio Dio e ti esalto.
Rendete grazie al Signore, perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.

ASCOLTARE
Come all’inizio della creazione Dio ruppe il velo del silenzio del mondo per fare scendere sulla terra come pioggia la sua voce, così nel silenzio del tuo cuore e della tua mente il Signore stesso semini in te la sua parola, perché la tua vita diventi feconda di ogni bene.

Gv 10,11-18
versione TILC

Dal racconto evangelico di Giovanni.
In quei giorni Gesù disse: «11 Io sono il buon pastore. Il buon pastore è pronto a dare la vita per le sue pecore. 12 Chi fa il guardiano solo per mestiere, quando vede venire il lupo, lascia le pecore e scappa, perché le pecore non sono sue. Così il lupo le rapisce e le disperde. 13 Questo accade perché il guardiano non è pastore: lavora solo per denaro e non gli importa delle pecore.
14 Io sono il buon pastore: io conosco le mie pecore ed esse conoscono me, 15 come il Padre mi conosce e io conosco il Padre. E per queste pecore io do la vita.
16 Ho anche altre pecore, che non sono in questo recinto. Anche di quelle devo diventare pastore. Udranno la mia voce, e diventeranno un unico gregge con un solo pastore.
17 Per questo il Padre mi ama, perché io offro la mia vita, e poi la riprendo. 18 Nessuno me la toglie; sono io che la offro di mia volontà. Io ho il potere di offrirla e di riaverla: questo è il comando che il Padre mi ha dato».

CONOSCERE
Leggi più volte il testo sacro, adagio, per cogliere in esso il messaggio di Dio. Il commento ti potrà aiutare a capire la situazione e l’ambiente in cui si svolge il fatto narrato o il perché delle parole in esso riportate.

Gesù, il Risorto, si presenta ai suoi discepoli come il buon pastore perché egli conosce ciascuno di essi, indica loro la strada da seguire e dona personalmente a tutti la sua vita. Nello stesso tempo Gesù mette in guardia i suoi ascoltatori dal seguire coloro che non vogliono il bene dei figli di Dio.
Riascoltato in questa quarta domenica di Pasqua, il brano evangelico ci ripresenta l’immagine del buon pastore, Gesù, e ci fa capire bene la figura di colui che dà la sua vita per noi. Egli offre tutto se stesso per la salvezza del mondo; dona a tutti la sua vita e dal Padre gli è concesso il potere di riprenderla di nuovo. In questo sta la sua autorevolezza, nel potere dell’impotenza, al quale Dio con la sua morte si è volontariamente esposto.
Gli uomini possono seguire Gesù solo in forza di questa sua autorevolezza, di cui conoscono la voce, subiscono il fascino della sua presenza, si dispongono alla sequela. Solo nel vivere questa appartenenza a Cristo il cristiano diventa a sua volta autorevole, cioè capace d’incontrare l’altro, di amarlo e di dar la sua vita per lui. L’appartenenza alla risurrezione fa essere eco delicato e tenace della presenza del Signore Gesù nel mondo e suscita in tante persone la nostalgia di poterlo incontrare ancora ogni giorno.

SEGUIRE
Durante la settimana metti la tua vita in relazione con il testo che hai letto. È la tua rilettura allo scopo di ascoltare cosa il Signore dice a te in questo periodo o situazione della vita, cosa dice allo sviluppo della tua persona, cosa suggerisce per le tue relazioni. Lui ti consola, ti esorta, ti orienta e ti rallegra.

Domenica
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
quando per la prima volta ho sentito che le parole di Gesù coinvolgevano anche me, erano un messaggio per la mia vita? Qual è stata la mia prima reazione? Mi sono lasciato rapire dal suo linguaggio d’amore e ho iniziato a tendere a lui l’orecchio del mio cuore, a dirigere a lui i miei passi?

Lunedì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
come accolgo in me la vita che Gesù mi ha donato sulla croce? Faccio discernimento, separando nella mia storia personale chi dona la sua vita per me e chi si nutre della mia? Lungo il mio cammino chi identifico come possibile mercenario, come colui che di fronte ai pericoli mi abbandona?

Martedì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
quando mi confronto con l’immagine evangelica del lupo, quali pensieri mi abitano? Chi davvero vuole e provoca la mia morte spirituale? Cosa posso fare per restare vigile e per non farmi afferrare dalle forze del male? Quali sono le situazioni negative che provocano in me l’esperienza della dispersione spirituale, esistenziale, relazionale anche dentro la mia comunità?

Mercoledì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
vivo positivamente, con serenità, come stimolo al meglio di me la conoscenza che Gesù ha della mia persona? Sento che la vicinanza di Gesù-pastore è in me forza per superare ogni mia personale fragilità, ogni mancanza di perfezione? La mia relazione personale, intima, profonda con Gesù produce in me un sereno stile di fiducia nella sua amorevole vicinanza?

Giovedì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
quanto bene mi fa alla vita restare ogni giorno in ascolto della voce di Gesù? Mi riconosco una persona, un credente, un discepolo docile alla Parola di Dio? L’ascolto quotidiano della voce del Signore – nella Sacra Scrittura e nella mia preghiera personale – è per me un chiaro segno di orientamento, di guida, di sostegno, la sua conferma alle mie scelte di fede e di vita?

Venerdì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
attraverso la mia riflessione e la mia preghiera personale alleno il mio cuore e la mia mente ad accogliere le “altre pecore”? So scorgere la volontà e l’azione salvifica di Gesù anche oltre il recinto della mia esperienza di Chiesa? Mi impegno a trasformazione la mia vita di discepolo del Risorto in una strada che le altre persone possono percorrere per ritornare a lui, per diventare un solo gregge, per vivere tutti insieme sotto la guida amorevole di un solo pastore?

Sabato
Disponiti in questo giorno all’ascolto del nuovo brano di Vangelo nella prossima Eucaristia e chiedi già al Signore Gesù di illuminare la tua vita e di sostenerti in ogni passo del tuo cammino.

CELEBRARE
È il momento di ringraziare Dio per ogni cosa, facendo una preghiera che sgorghi dalla Parola che hai letto, per disporti all’ubbidienza a essa, secondo quanto il testo ha suggerito.

Gesù mio, mio buon pastore,
sono anch’io una tua pecorella.

Quante volte ho voluto allontanarmi da te,
ho lasciato i pascoli erbosi, le acque tranquille,
dove tu mi conducevi;
ho rifiutato di seguirti,
di stare dentro il tuo gregge.

Ho trovato sassi e spine, Signore,
acque amare e serpenti velenosi.
Nella solitudine e nel buio ho belato di paura,
ho bramato di vedere il tuo volto,
di sentire la tua voce…

Tu hai provato tanta pena per me,
mi hai chiamato e cercato, nei fossi e tra i dirupi,
infine, mi hai raccolto, tremante, fra le tue braccia.
Sul tuo cuore mi hai fatto riposare,
hai fasciato il mio piede sanguinante.

E ora che ci siamo ritrovati, o mio Signore,
voglio restare sempre con te, vicino a te,
non voglio più separarmi, mai più!

Ti amo, Gesù, mio Buon Pastore,
mio Signore e mio Dio;
fa’ che possa restare sempre con te,
in questo mondo e per tutta l’eternità.

Grazie, Signore Gesù. Amen.

SERVIRE
È il momento di metterti in moto, di agire in conseguenza di quanto hai ascoltato, per dare nella tua vita frutti di Vangelo.

Alla luce del brano di Vangelo di questa settimana, prenditi del tempo per vivere nella tua preghiera il ricordo e l’affetto per tutte le persone che hanno donato la loro vita al Signore, seguendolo più da vicino con una speciale consacrazione.
Rifletti, prega e ringrazia!

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don sergio carettoni