Non parlare, Gesù, non ora, non qui;
ancora per un poco rispetta il mio silenzio.
Così come sai fare Tu,
attendi che io abbia la forza di riaprire i miei occhi,
per rileggere alla tua presenza le orme della mia vita.
Continua ad avvolgermi in silenzio,
così come ogni volta sai fare tu,
con il tuo abbraccio di vento e di delicatezza.
Non parlare, Gesù,
non adesso.
Alle porte di questa notte,
in questo istante, mi basta sentire
e contare i tuoi respiri vicini al mio volto;
sentire come le carezze del tuo calore
mi avvolgono e mi plasmano
in questo tenero abbraccio.
Non parlare, Gesù, non ora,
perché la tua Parola mi farebbe balzare in piedi,
per riprendere con decisione i sentieri
di quel cammino che solo Tu conosci,
che solo Tu tracci per me.
Che dirti ancora, Gesù?
Restiamo così, ancora,
per un attimo di tenero abbraccio,
in questa tua coperta di abbracci
che tutto avvolge e riscalda
ora che la mia schiena è appoggiata
al tuo petto, sul tuo cuore.
Sì, restiamo così,
a scrutare insieme l’orizzonte di questa notte,
in attesa delle luci di un nuovo mattino,
quello che Tu hai già colorato
e impreziosito di brividi di presenza, la tua,
nella certezza del tuo amore per me.