mercoledì
seconda settimana di quaresima
Una vita troppo piena a volte rischia di essere una vita davvero affollata di troppe cose, troppe situazioni, troppe storie, troppe relazioni, troppe luci e troppi effetti speciali.
Una vita troppo di tutto non potrà mai essere una vita capace di difendere la necessità di spazi vuoti dentro se stessi, per restare ancora aperti al futuro, alla speranza e alle novità del domani.
Il contrario, invece, del troppo nella vita è il poco della vita, il suo niente, il suo vuoto.
Eppure, tra il tutto e il nulla della vita, ogni giorno ci si ritrova a gestire l’arte dell’equilibrio, imparando a fare i conti con il niente o con il tutto, con il troppo o con il poco, con il manchevole di ogni cosa, duellando con la tentazione di un rassegnato spirito di insoddisfazione e di noia.
Che fare, allora? Nulla di impossibile: imparare a costruire e a gestire dentro se stessi spazi vuoti, per stare meglio senza il peso del troppo, lasciando a Dio la fantasia di un dono che dia senso a tutto il nostro esistere.
Liturgia della Parola:
Ger 18,18-20
Sal 30
Mt 20,17-28
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