don sergio carettoniblog curato personalmente dall'autore

Tra un cielo di persone

RUMINATIO SINODALE – 58
6° tema: “Dialogare

Non può essere solo un cammino di terra, una questione di mondi opposti tra loro, che via via si attraggono ed iniziano ad incontrarsi e a parlarsi. Il dialogo è anche, e direi soprattutto, questione di cielo; un cammino al di sopra della polvere della routine, per poi strutturarsi in un viaggio vero e proprio di senso e di perseveranza, attraversando nuvole fatte anche di silenzi e di sofferenze, un viaggio di parole spesso avvolte da raggi di sole, capaci di illuminare, di svelare il valore e di raccogliere i vissuti e le esperienze proprie e di tante persone a noi accanto.

Pur in mezzo a molti altri compagni di viaggio, ciascuno è uno, è se stesso, è una singolarità preziosa di pensiero, di cuore e di azione. Pur avvolta dalla moltitudine, ciascuna persona è unica, irripetibile, è bellezza e luogo di vita, a tratti fragile di fronte alle forze di condizionamento attorno, ma pur sempre desiderosa e caparbia, sempre in attesa di essere incontrata e accolta ad ogni passo del suo viaggio, dentro relazioni di reciproca liberazione da ogni ombra negativa del passato e del presente.

È viaggio di cielo il dialogo tra le persone, perché capace di elevare ad altezze di bellezza e di senso tanti passaggi di vita. È racconto di un viaggio, il dialogo tra medesimi compagni di strada, perché aiuta a dare calore, colore e sapore ad ogni propria esperienza di vita, fin tanto che tutto si purifichi grazie alla forza risanante del bene; ed ogni vissuto si trasformi in memoria sempre rigenerativa.

Più che mare e oceano di persone c’è un infinito di cielo di persone, infinite scie di passaggi di vita al di sopra della linea dell’orizzonte, perché nello scorrere di tutto ciò che passa, nel tempo e nella storia si fissi al di sopra di tutto, e resti ben visibile a tutti, il valore dell’intreccio di dialoghi di senso e di orientamento nella vastità di tutto ciò che ci circonda.

Dialogare è vincere le forze avverse, la tentazione del non senso, perché la dispersione di se stessi è proprio il non senso della propria vita.

don sergio carettoni