don sergio carettoniblog curato personalmente dall'autore
Tu entri nella città del mio cuore!

Tu entri nella città del mio cuore!

commento spirituale a
Mc 2,1-2

1 Qualche giorno dopo Gesù tornò in città, a Cafàrnao, e si sparse la voce che egli si trovava in casa. 2 Allora venne tanta gente che non c’era più posto per nessuno, nemmeno di fronte alla porta. Gesù parlava alla folla e presentava il suo messaggio.

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Tu sei, Gesù, quella persona che più di tutte, appena viene a mancare nel mio orizzonte, subito me ne accorgo e ci sto male, per il vuoto che sento espandersi nel più profondo del mio respiro.

I giorni che sei fuori di me, altrove, lungo strade diverse da quella che sto percorrendo io, sono i giorni del mio smarrimento, del mio mal di vivere e del mio vagare senza senso e senza meta tra le mura della mia città.

Eppure, basta una sola frazione di secondo, scorgere contro la linea piatta dell’orizzonte un lieve cenno della tua sagoma in avvicinamento e, improvvisamente, mi sento assalire dentro dai brividi più intimi di gioia. Emozioni calde in me, perché partorite dal mio cuore. Tu ritorni! Tu entri nella città del mio cuore!

Il tuo incedere verso di me, fermo, sicuro, calmo e deciso mi aiuta a ritmare il mio respiro sulla velocità del tuo cammino. Passo dopo passo, suoi tuoi, sento che i miei respiri si rivestono di fede e di trepidazione; e pregusto la gioia del tuo ritorno tra le mura della mia città interiore.

È qui, agli incroci della mia vita, che finalmente posso ancora una volta vederti da vicino e ascoltare la tua voce amicale. Anche a me Tu chiedi di credere al valore della tua presenza ogniqualvolta avverto straziante in me la tua momentanea assenza.

La fede si gioca nel respiro di un silenzio, in cui Tu entri con delicatezza in me e mi chiami alla festa della tua gioia, la salvezza mia da te custodita tra le tue mani. Solo allora Tu mi inviti a entrare con te nella città della gioia, la tua!

don sergio carettoni