Anno C
Lunedì – 3a di Avvento
LA PAGINA EVANGELICA DEL GIORNO
Dal racconto evangelico di Matteo.
23 Gesù venne di nuovo nel Tempio. Mentre se ne stava là a insegnare, i capi dei sacerdoti e le altre autorità del popolo si avvicinarono a lui e gli domandarono: «Che diritto hai di fare quel che fai? Chi ti ha dato l’autorità di agire così?». 24 Gesù rispose loro: «Voglio farvi anch’io una domanda; se mi rispondete, anch’io vi dirò con quale autorità faccio queste cose. 25 Dunque, Giovanni, chi lo ha mandato a battezzare? Dio o gli uomini?».
Essi cominciarono a discutere tra loro: «Se diciamo che “Giovanni è stato mandato da Dio”, ci chiederà: “Perché allora non avete creduto in lui?”. 26 Se invece diciamo che “è stato mandato dagli uomini”, c’è da aver paura della folla, perché tutti considerano Giovanni come un profeta». 27 Perciò risposero: «Non lo sappiamo».
Allora anche Gesù dichiarò: «Ebbene, in questo caso neppure io vi dirò con quale autorità faccio queste cose».
Mt 21,23-27
(versione TILC)
UN SEME DENTRO
Dopo Dio Padre sei proprio e solo tu a dare a Gesù il diritto e l’autorità di operare nella tua piccola vita. Una cascata di parole e di prodigi dinanzi a te, che insieme brillano di cielo, doni soprannaturali di fronte ai quali tu stesso rimani stupito e ammirato.
Ma c’è molto di più! La bellezza dell’opera di Dio non è solo un insieme di realtà attorno a te bensì dentro di te, in luoghi e tempi di cuore e di mente che solo tu conosci e che insieme rendono unico e irripetibile il tuo spirito.
Come non lodarlo per la sua operosità in te? Come non sentire profondamente in te il ritmo del battito del suo amore, luminoso fin sul trono della sua croce? Come non restare senza parole di fronte alla bellezza del suo sorriso, che riscalda ogni angolo del tuo esistere?
Sei davvero tu colui che dà a Gesù il permesso di trasformare gradualmente il tuo cammino terreno in un segno luminoso di Cielo.