don sergio carettoniblog curato personalmente dall'autore
Un Bambino tra le braccia

Un Bambino tra le braccia

Anno B – 2a domenica del Tempo di Natale
Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe

ALLA SCUOLA DEL VANGELO
ascoltare | conoscere | seguire | celebrare | servire

 

SEGNO DI CROCE E SILENZIO
Dopo il segno di croce, inizia questo momento di ascolto della voce del Signore, raccogliendoti in un istante in silenzio.

INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO
Invoca su di te e sulla tua vita la luce e la forza dello Spirito santo.

INVITATORIO
Apriti all’ascolto del Vangelo con le parole di invocazione del seguente Salmo Responsoriale, proposto dalla Liturgia: Salmo 104

Il Signore è fedele al suo popolo.

Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere.
A lui cantate, a lui inneggiate,
meditate tutte le sue meraviglie.

Gloriatevi del suo santo nome:
gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
ricercate sempre il suo volto.

Ricordate le meraviglie che ha compiuto,
i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca,
voi, stirpe di Abramo, suo servo,
figli di Giacobbe, suo eletto.

Si è sempre ricordato della sua alleanza,
parola data per mille generazioni,
dell’alleanza stabilita con Abramo
e del suo giuramento a Isacco.

ASCOLTARE
Come all’inizio della creazione Dio ruppe il velo del silenzio del mondo per fare scendere sulla terra come pioggia la sua voce, così nel silenzio del tuo cuore e della tua mente il Signore stesso semini in te la sua parola, perché la tua vita diventi feconda di ogni bene.

Lc 2,2,-40
versione TILC

Dal racconto evangelico di Luca.
22 Venne poi per la madre e per il bambino il momento della loro purificazione, com’è stabilito dalla legge di Mosè. I genitori allora portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore. 23 Sta scritto infatti nella legge del Signore: “Ogni maschio primogenito appartiene al Signore”. 24 Essi offrirono anche il sacrificio stabilito dalla legge del Signore: un paio di tortore o due giovani colombi.
25 Viveva allora a Gerusalemme un uomo chiamato Simeone: un uomo retto e pieno di fede in Dio, che aspettava con fiducia la liberazione d’Israele. Lo Spirito Santo era con lui 26 e gli aveva rivelato che non sarebbe morto prima di aver veduto il Messia mandato dal Signore. 27 Mosso dallo Spirito Santo, Simeone andò nel Tempio dove s’incontrò con i genitori di Gesù, proprio mentre essi stavano portando il loro bambino per compiere quel che ordina la legge del Signore. 28 Simeone allora prese il bambino tra le braccia e ringraziò Dio così: «29 Ormai, Signore, puoi lasciare che il tuo servo se ne vada in pace: la tua promessa si è compiuta. 30 Con i miei occhi ho visto il Salvatore. 31 Tu l’hai messo davanti a tutti i popoli: 32 luce per illuminare le nazioni e gloria del tuo popolo, Israele».
33 Il padre e la madre di Gesù rimasero meravigliati per le cose che Simeone aveva detto del bambino. 34 Simeone poi li benedisse e parlò a Maria, la madre di Gesù: «Dio ha deciso che questo bambino sarà occasione di rovina o di risurrezione per molti in Israele. Sarà un segno di Dio che molti rifiuteranno: 35 così egli metterà in chiaro le intenzioni nascoste nel cuore di molti. Quanto a te, Maria, il dolore ti colpirà come fa una spada».
36 In Gerusalemme viveva anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle e appartenente alla tribù di Aser. Era molto anziana: si era sposata giovane e aveva vissuto solo sette anni con suo marito, 37 poi era rimasta vedova. Ora aveva ottantaquattro anni. Essa non abbandonava mai il Tempio, e serviva Dio giorno e notte con digiuni e preghiere. 38 Arrivò anche lei in quello stesso momento e si mise a ringraziare il Signore, e parlava del bambino a tutti quelli che aspettavano la liberazione di Gerusalemme.
39 Quando i genitori di Gesù ebbero fatto tutto quello che è stabilito dalla legge del Signore, ritornarono con Gesù in Galilea, nel loro villaggio di Nazareth. 40 Intanto il bambino cresceva e diventava sempre più robusto. Era pieno di sapienza e la benedizione di Dio era su di lui.

CONOSCERE
Leggi più volte il testo sacro, adagio, per cogliere in esso il messaggio di Dio. Il commento ti potrà aiutare a capire la situazione e l’ambiente in cui si svolge il fatto narrato o il perché delle parole in esso riportate.

Secondo l’usanza della religione ebraica, dopo la nascita i figli vengono portati al Tempio per assolvere ai riti della purificazione. Così è per Gesù, che Maria e Giuseppe recano con loro al Tempio, per presentarlo al Signore.
L’arrivo a Gerusalemme della famiglia di Nazareth è accolto da due persone anziane, Simeone e Anna, che da tempo attendevano la venuta del Messia. È lo Spirito Santo ad in-dicare loro Gesù come il compimento delle loro speranze.
All’interno delle festività liturgica del Natale del Signore, la Chiesa celebra la festa della Santa Famiglia, che nella sua singolarità, si presenta a noi come un vero modello di vita, con le sue virtù e con il suo amore. Il pensiero va alle nostre famiglie, per le quali ciascun credente chiede che vivano nell’amicizia e nella pace con Dio; che i genitori si sentano partecipi della fecondità dell’amore divino, e che i figli crescano in sapienza, pietà e grazia.
Non mancano le prove, le incomprensioni, le situazioni difficili, i momenti di sofferenza, le impressioni di fallimento. L’esempio e la grazia che ci vengono dalla Santa Famiglia ci danno la forza di superarle ogni ostacolo sulla via dell’amore.

SEGUIRE
Durante la settimana metti la tua vita in relazione con il testo che hai letto. È la tua rilettura allo scopo di ascoltare cosa il Signore dice a te in questo periodo o situazione della vita, cosa dice allo sviluppo della tua persona, cosa suggerisce per le tue relazioni. Lui ti consola, ti esorta, ti orienta e ti rallegra.

Domenica
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
che esperienza ho fatto di famiglia? Quanto i miei genitori mi hanno accompagnato nei primi passi del viaggio della mia vita? Che cosa custodisco nel mio cuore del dono del loro amore?

Lunedì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
in che modo i miei genitori mi hanno condotto all’incontro con Dio? Che introduzione alla fede ho vissuto grazie al loro esempio? Mi ricordo delle loro preghiere per me, dell’affidamento di me alla grazia di Dio?

Martedì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
oltre ai miei genitori, chi altri mi ha introdotto alle cose del Signore? Quanto il loro esempio di fede e di vita ha illuminato la mia persona? Quanto mi impegno ad essere io un segno di luce nella vita degli altri?

Mercoledì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
a quale progetto di vita i miei genitori mi hanno aiutato ad orientarmi fin da piccolo? Quanto le loro parole, i loro suggerimenti mi hanno aiutato lungo le fasi della mia crescita personale? Quali sogni sono riuscito a realizzare grazie alla loro vicinanza e al loro sostegno quotidiano?

Giovedì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
nella mia educazione alle cose di Dio, quanto i miei genitori mi hanno insegnato il valore della sofferenza e del sacrificio? Quanto essi stessi hanno partecipato con passione per aiutarmi a superare le mie difficoltà?

Venerdì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
che memoria ho della semplicità e della bellezza della vita della mia famiglia? La ferialità della vita mi ha insegnato ad apprezzare il valore delle cose più umili e la bellezza delle relazioni umane? Assieme ai miei genitori sento di essere anch’io cresciuto e fortificato grazie alla sapienza e all’amore di Dio?

Sabato
Disponiti in questo giorno all’ascolto del nuovo brano di Vangelo nella prossima Eucaristia e chiedi già al Signore Gesù di illuminare la tua vita e di sostenerti in ogni passo del tuo cammino.

CELEBRARE
È il momento di ringraziare Dio per ogni cosa, facendo una preghiera che sgorghi dalla Parola che hai letto, per disporti all’ubbidienza a essa, secondo quanto il testo ha suggerito.

O Padre,
dal quale proviene ogni paternità
in cielo e in terra;
Padre, che sei Amore e Vita,
fa’ che sulla terra ogni famiglia umana
diventi, mediante il tuo Figlio, Gesù Cristo, “nato da Donna”,
e mediante lo Spirito Santo, sorgente di divina carità,
un vero santuario della vita e dell’amore
per le generazioni che sempre si rinnovano.

Fa’ che la tua grazia
guidi i pensieri e le pene dei coniugi
verso il bene delle loro famiglie
e di tutte le famiglie del mondo.

Fa’ che le giovani generazioni
trovino nella famiglia un forte sostegno
per la loro umanità e la loro crescita
nella verità e nell’amore.

Fa’ che l’amore,
rafforzato dalla grazia del sacramento del matrimonio,
si dimostri più forte di ogni debolezza e di ogni crisi,
attraverso le quali, a volte, passano le nostre famiglie.

Fa’, infine,
te lo chiediamo per intercessione
della Sacra Famiglia di Nazareth,
che la Chiesa in mezzo a tutte le nazioni della terra
possa compiere fruttuosamente la sua missione
nella famiglia e mediante la famiglia.

Tu che sei la Vita, la Verità e l’Amore,
nell’unità del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

(Giovanni Paolo II)

 

SERVIRE
È il momento di metterti in moto, di agire in conseguenza di quanto hai ascoltato, per dare nella tua vita frutti di Vangelo.

Prendi esempio dalla Famiglia di Nazareth e soffermati un istante a considerare il valore della famiglia, la tua e quella di tante altre persone.
Rifletti, prega e ringrazia!

 

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don sergio carettoni