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Usare o servire Te, Signore?

Usare o servire Te, Signore?

Anno B – 29a domenica del Tempo Ordinario

ALLA SCUOLA DEL VANGELO
ascoltare | conoscere | seguire | celebrare | servire

 

SEGNO DI CROCE E SILENZIO
Dopo il segno di croce inizia questo momento di ascolto della voce del Signore, raccogliendoti in un istante in silenzio.

INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO
Invoca su di te e sulla tua vita la luce e la forza dello Spirito santo.

INVITATORIO
Apriti all’ascolto del Vangelo con le parole di invocazione del seguente Salmo Responsoriale, proposto dalla Liturgia: Salmo 32

Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo.

Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra.

Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.

L’anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo.

 

ASCOLTARE
Come all’inizio della creazione Dio ruppe il velo del silenzio del mondo per fare scendere sulla terra come pioggia la sua voce, così nel silenzio del tuo cuore e della tua mente il Signore stesso semini in te la sua parola, perché la tua vita diventi feconda di ogni bene.

Mc 10,35-45
versione TILC

Dal racconto evangelico di Marco.
35 Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Maestro, noi vorremmo che tu facessi per noi quel che stiamo per chiederti». 36 E Gesù domandò: «Che cosa volete che io faccia per voi?». 37 Essi risposero: «Quando sarai un re glorioso, facci stare accanto a te, seduti uno alla tua destra e uno alla tua sinistra».
38 Ma Gesù disse: «Voi non sapete quel che chiedete! Siete pronti a bere quel calice di dolore che io berrò, a ricevere quel battesimo di sofferenza con il quale sarò battezzato?». 39 Essi risposero: «Siamo pronti». Gesù aggiunse: «Sì, anche voi berrete il mio calice e riceverete il mio battesimo; 40 ma io non posso decidere chi sarà seduto alla mia destra e alla mia sinistra. Quei posti sono per coloro ai quali Dio li ha preparati».
41 Gli altri dieci discepoli avevano sentito tutto e cominciarono a indignarsi contro Giacomo e Giovanni. 42 Allora Gesù li chiamò attorno a sé e disse: «Come sapete, quelli che pensano di essere sovrani dei popoli comandano come duri padroni. Le persone potenti fanno sentire con la forza il peso della loro autorità. 43 Ma tra voi non deve essere così. Anzi, se uno tra voi vuole essere grande, si faccia servo di tutti; 44 e se uno vuol essere il primo, si faccia servitore di tutti. 45 Infatti anche il Figlio dell’uomo è venuto non per farsi servire, ma per servire e per dare la propria vita come riscatto per la liberazione degli uomini».

 

CONOSCERE
Leggi più volte il testo sacro, adagio, per cogliere in esso il messaggio di Dio. Il commento ti potrà aiutare a capire la situazione e l’ambiente in cui si svolge il fatto narrato o il perché delle parole in esso riportate.

L’evangelista Marco racconta che due apostoli, i fratelli Giacomo e Giovanni, si rivolsero a Gesù per accaparrarsi due posti accanto al suo trono di gloria. Gesù li rimprovera apertamente, dicendo loro che neppure si rendono conto di ciò che stanno chiedendo; e approfitta della loro domanda per insegnare all’intero gruppo degli apostoli che l’autorità non deve essere dominio o prepotenza sugli altri, ma autentico spirito di servizio, spinto fino alla sofferenza e alla morte per amore dei fratelli e delle sorelle.
La Parola di Dio di questa domenica ci rivolge alcune domande: Seguendo Cristo, che cosa ci aspettiamo? Da lui che cosa vogliamo per noi, per la nostra vita? Che cosa chiediamo al Maestro? Come gli apostoli Giacomo e Giovanni cerchiamo anche noi il successo, il primo posto, comandare, che tutto si svolga secondo i nostri piani, i nostri desideri, la nostra volontà?
Se questo è ciò che vogliamo e stiamo inseguendo nel nostro cuore, Gesù oggi, per l’ennesima volta, tenta di dissuaderci dai nostri propositi e dalle nostre errate aspirazioni. Come sempre il Signore ci ripete: «Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua».

 

SEGUIRE
Durante la settimana metti la tua vita in relazione con il testo che hai letto. È la tua rilettura allo scopo di ascoltare cosa il Signore dice a te in questo periodo o situazione della vita, cosa dice allo sviluppo della tua persona, cosa suggerisce per le tue relazioni. Lui ti consola, ti esorta, ti orienta e ti rallegra.

Domenica
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
che cosa mi spinge a cercare Gesù? Che cosa voglio veramente da lui? Nella mia preghiera recito una parte, quella del devoto, oppure dico realmente a Gesù quello che penso e che voglio da lui?

Lunedì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
di fronte alla bontà di Gesù anch’io corro il pericolo di usare il suo amore per me, per volere essere superiore agli altri? Riconosco di avere l’ambizione di voler essere considerato il più buono tra tutti? Nella vita della mia comunità cerco sempre i primi posti, l’ammirazione degli altri?

Martedì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
quanto sono capace di soffrire per stare con Gesù? Quanto mi impegno per restare unito a lui, anche a costo di restare talvolta solo, emarginato o deriso dagli altri? Faccio del Vangelo il sentiero della mia vita?

Mercoledì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
accetto nella mia vita che tutto sia illuminato dalla volontà di Dio Padre? A volte ho anch’io la presunzione di essere proprio io a determinare la mia vita e quella degli altri? Quanto lascio Dio libero di stare e di lavorare con me? Quanto invece cerco di condizionarlo?

Giovedì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
quanto per davvero vivo l’Eucaristia che celebro alla domenica come fonte della mia conversione? L’amore che Gesù mi chiede per servire gli altri, lo trovo come fonte e sorgente della mia vita nel suo Corpo e nel suo Sangue? Nella mia preghiera invoco su di me la luce dello Spirito santo?

Venerdì
Leggi il brano di Vangelo e chiediti:
che cosa vuol dire per me che io devo essere come vuole Gesù “servo di tutti”? In che cosa possono rendermi servo degli altri? Qual è il mio posto nella Comunità? L’ultimo posto? Sicuro?

Sabato
Disponiti in questo giorno all’ascolto del nuovo brano di Vangelo nella prossima Eucaristia e chiedi già al Signore Gesù di illuminare la tua vita e di sostenerti in ogni passo del tuo cammino di fede.

 

CELEBRARE
È il momento di ringraziare Dio per ogni cosa, facendo una preghiera che sgorghi dalla Parola che hai letto, per disporti all’ubbidienza a essa, secondo quanto il testo ha suggerito.

Giovanni e Giacomo, o Signore,
i due fratelli del Vangelo,
in fondo ci hanno provato.

Hanno avanzato la loro richiesta
e hanno cercato di assicurarsi
i due posti più prestigiosi:
uno alla tua destra e uno alla tua sinistra.

Contando sulla tua benevolenza
sarebbero riusciti a strapparti una promessa
e prendere i primi posti.

Un piano che rivela
una buona dose di ambizione,
la voglia di primeggiare,
di fare carriera,
una scena che si ripete con frequenza
in ogni ambiente della società
e, purtroppo, anche nella tua Chiesa.

Ma quel giorno
tu non ti sei lasciato incantare
dalle loro richieste
e hai afferrato subito l’occasione
per spiegare una volta per tutte
che nel mondo del Vangelo
le cose non funzionano così.

Non ci sono poltrone da spartire,
onorificenze da distribuire.
Non ci sono privilegi da ricevere,
benemerenze da attribuire,
gradi da far valere sugli altri.

No, chi ti ha capito veramente
sa che l’unico segno di distinzione
è mettersi al servizio di tutti
e svolgere i servizi più umili,
donare la propria esistenza fino in fondo
proprio come hai fatto tu. Amen.

 

SERVIRE
È il momento di metterti in moto, di agire in conseguenza di quanto hai ascoltato, per dare nella tua vita frutti di Vangelo.

Nei prossimi giorni impegnati a servire una persona a te vicina che a te risulta essere una persona difficile da sopportare, difficile da amare come ti insegna il Vangelo di Gesù.
Rifletti, prega e ringrazia!

 

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don sergio carettoni