Per sbaglio si perdono molte cose, a causa di un vizio, come a causa di una confidenza sbagliata; e in questa emorragia di relazione affettiva la verità dell’amore sembra essere qualcosa di strano e di lontano, addirittura di perverso.
Se vissuta male, cioè mal sopportata, la troppa confidenza porta a sentire il peso e il fastidio della vicinanza di una persona cara, percepita tale e forse anche troppo, con l’impressione a pelle di sentirla quasi un po’ invadente – anche se nella verità della relazione non è proprio così.
Un vizio non corretto, un modo sbagliato di stare con gli altri e in mezzo agli altri, anch’esso porta inevitabili conseguenze: al di là di un primo momento di simpatia, si arriva a permettersi di dire e di fare in amore ciò che, per rispetto e per vera signoria, in amore non andrebbe mai detto e fatto.
Eppure, vizio e confidenza, se lasciati a briglia sciolta, se abbandonati alla deriva dei loro eccessi, dai loro eccessi devono essere recuperati, proprio per non perdere quanto di più prezioso e unico esista al mondo, la relazione amorevole con una persona.
Oltre la confusione di una festa, quando se ne vanno via tutti; oltre le improvvisate dell’ultimo secondo, che inevitabilmente scombinano i piani e gli accordi presi delicatamente tra amici; oltre la cafonaggine di chi impone ogni santa volta la sua presenza; oltre il ventaglio delle distrazioni, dalle più innocenti e banali a quelle organizzate ad hoc, la domanda resta sempre la stessa: con tutto questo mondo interiore in burrasca cosa c’entra l’avventura e la storia di un’amicizia e di un amore?
Ma la domanda più illuminante è un’altra: che cosa si vede a guardare un’amicizia da fuori, la storia di un amore da una certa distanza, da un nuovo punto di osservazione né viziato né smodato in confidenza? E lo stimolo giusto, altrettanto chiaro, è proprio quello di fare un passo, non genericamente oltre, ma volutamente in avanti, verso un punto condiviso di crescita reciproca e di altrettanta reciproca maturazione affettiva.
Il più delle volte, le persone ritengono che non serva a nulla scusarsi e dire che quello che succede di sbagliato nel cuore alla fine non assomiglia a nessuno, poiché tutto accade per un’inevitabile conseguenza del destino. Ma pensare così proprio proprio non è giusto, anche se così alcuni vorrebbero che si penssasse. È meglio invece guardare a un errore con due possibili variabili di soluzione: scegliere di lasciarsi parcheggiare su un binario morto, e lì restare chissà fino a quando, oppure rimettersi subito in viaggio con maggiore chiarezza di idee, di scelte, di mete tutte da rimettere in gioco in prima persona.
E benché gli altri possa dire qualsiasi cosa, pur di affermare che ciascuno è se stesso con o senza il resto, la scoperta di un vizio non nella forma ma nella confidenza dell’amore può diventare l’occasione d’oro per rendere tutto migliore, per tornare nuovamente insieme o per lasciarsi meglio, ma definitivamente e senza ritorno.
In amore, come in amicizia, non ci si prende, non si gioca a rubarsi l’uno all’altro, ma ci si accompagna, in certi momenti in modo speciale, nella normalità dei giorni con il sogno stretto tra i denti di amare davvero, gratuitamente e per sempre.